“Volontà di partire tanta”, ma mancano ancora “metodo e contenuti”. Si è tenuta a Bologna di fronte a una trentina di persone, tutti potenziali aderenti, la riunione indetta da Giovanni Favia per lanciare il progetto di una nuova lista indipendente aperta anche a comitati, movimenti civici e associazioni. Una lista che non vedrà candidato, né come presidente né come consigliere, l’attuale consigliere regionale e che vuole convogliare verso un unico voto tutte le realtà civiche, comunali, i comitati, le associazioni e il mondo del volontariato.
La lista, come specifica lo stesso ideatore, è aperta a “chiunque sia uscito da un partito con autocritica” (in questo caso “può aderire alla lista pur senza candidarsi”) e vuole essere alternativa “ai brand dei tre poli egemoni: Pd, Fi e M5S”.
Tra i fondatori c’è anche il ferrarese Valentino Tavolazzi, accomunato a Favia dall’espulsione di Grillo. Per il leader di Progetto per Ferrara “la questione fondamentale riguarda contenuti, programma regionale, modalità di scelta dei candidati, che deve partire dal basso ed essere trasparente”.
La riunione è stata aggiornata a venerdì prossimo, quando verranno avanzate proposte anche per nome e simbolo.