Lagosanto. C’era anche il medico igienista e noto ambientalista Luigi Gasparini tra i testimoni del processo sulla Fonderia Tfc di Vaccolino, trascinate in tribunale dai residenti dal vicinato del paese a causa delle fastidiose emissioni prodotte durante il funzionamento dei macchinari. Emissioni ritenute dannose sia da Gasparini che dai consulenti che alcuni cittadini di Vaccolino, costituitisi parti civili attraverso gli avvocati Carmelo Marcello e Claudio Maruzzi, hanno contattato per fornire al tribunale un parare tecnico su quanto è avvenuto nei pressi della fonderia dal 2011 alla primavera del 2013.
In quel periodo infatti i residenti attorno alla fonderia cominciarono ad avvertire, oltre a una notevole puzza – che impediva loro di restare in giardino o con le finestre aperte in certi orari della giornata -, anche alcuni fastidi fisici: emicranie, lacrimazioni frequenti, secchezza e male alla gola. Sintomi riscontrati anche da alcuni operatori dell’Ausl, ieri in aula per testimoniare, che visitarono i residenti appurando e mettendo a verbale i malesseri vissuti dal vicinato.
La causa, secondo i residenti, era nelle emissioni prodotte dalla fonderia. Alla quale non viene contestato un problema di permessi (tutto è in regola da questo punto di vista) ma l’impatto dell’attività nella zona residenziale: “La giurisprudenza – sono le parole dell’avvocato Marcello – dice che anche nel rispetto dei limiti di legge ci possono essere molestie alle persone”. Da sottolineare che le tre famiglie che hanno deciso di costituirsi parte civile non mirano a uno stop alla produzione, ma semplicemente a una riduzione delle esalazioni: “L’intenzione dei nostri clienti – afferma Marcello – è sempre mirata risolvere il problema. Non vogliono la chiusura dell’impianto: si rendono conto che è importante per l’occupazione della zona”.
A essere imputati nel processo sono i due rappresentanti legali della società, Bruno Marfisi, e Romeo Di Loreto, verso i quali il tribunale si pronuncerà al termine della prossima udienza.