Cna Emilia Romagna chiede con forza l’applicazione di una proroga per il pagamento della Tasi in tutti i comuni della regione. Una richiesta di rinvio al 16 ottobre possibile grazie al comma 2 dell’articolo 3 dello statuto del contribuente, che prevede che “in ogni caso, le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al 60^ giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti”.

Una motivazione applicata, fra gli altri, anche dal Comune di Crevalcore in provincia di Bologna che ha deciso di prorogare al 16 settembre i versamenti. Ma ci sono anche altri sindaci che, comprendendo la complessità della situazione, sono intervenuti concedendo una proroga alla scadenza dei pagamenti o annunciando uno slittamento dei termini entro i quali non vengono applicati né interessi né sanzioni. Una soluzione adottata anche dal Comune di Ferrara che la scorsa domenica ha fatto sapere di “rinunciare alle sanzioni per il ritardato versamento fino al 30 giugno”, concedendo di fatto due settimane ‘di bonus’ per il pagamento.

Nel resto dell’Italia, invece, la Tasi rimane in scadenza il 16 giugno “malgrado il caos amministrativo che regna in materia rispetto alla sua applicazione e che ha, di fatto, diviso in due il nostro Paese: da una parte Comuni che, con un eufemismo, si potrebbero definire distratti, dall’altra amministrazioni virtuose e attente che, però, faranno pagare ai propri concittadini la Tasi sei mesi prima degli altri, con il beneplacito del Governo. I cittadini sono costretti a subire una palese iniquità” annunciano i rappresentanti della Cna Emilia Romagna, che chiedono un rinvio al 16 ottobre in tutti i comuni emiliano romagnoli.