Politica
12 Giugno 2014
Relatore Bratti. Numerosi gli emendamenti dei deputati emiliani dei gruppi di opposizione

Sisma, approvato Dl su misure post terremoto

di Redazione | 5 min

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admin-ajax (8)È passato con 398 voti favorevoli, nessuno contrario e un astenuto il disegno di legge per le misure urgenti in favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dal terremoto e dagli eventi alluvionali verificatisi nel modenese nello scorso gennaio. Il testo, che passerà ora a Palazzo Madama per l’approvazione del Senato, assicura anche l’operatività del fondo per le emergenze nazionali. Il disegno di legge dovrà ricevere il definitivo via libera entro l’11 luglio.

Nonostante il passaggio quasi all’unanimità alla Camera, il testo ha subito varie modifiche attraverso i numerosi emendamenti presentati dai vari gruppi parlamentari. A rivendicare il proprio contributo nel perfezionamento del disegno di legge sono, tra gli altri, anche i parlamentari emiliani del Movimento 5 Stelle, Vittorio Ferraresi e Michele Dell’Orco, che si dichiarano “particolarmente orgogliosi della norma che sospende i mutui per le case inagibili senza oneri a carico del mutuatario. Ora toccherà monitorare il lavoro delle banche”. Tra gli emendamenti accolti nel decreto, i pentastellati si soffermano in particolare su “quello che evita la che messa in sicurezza  idraulica si traduca in colate di cemento, e quello accolto dal relatore per finanziare le reti di monitoraggio per prevedere in anticipo eventi meteo calamitosi. Siamo anche riusciti – proseguono i deputati emiliani – così a subordinare la ricostruzione alla messa in sicurezza idraulica, altrimenti rischieremmo di ricostruire edifici che finirebbero sott’acqua alla prossima pioggia. Inoltre siamo riusciti ad ottenere fondi per le emergenze e interventi in aree a rischio e soprattutto la sospensione annuale dei mutui che, anche se l’avevamo chiesta biennale, rappresenta una minima boccata di ossigeno”.

L’approvazione del disegno di legge solleva l’entusiasmo anche del deputato di Sinistra, Ecologia e Libertà Giovanni Paglia, che le vede come “una proficua collaborazione tra forze di maggioranza e di opposizione ci ha permesso di approvare un provvedimento lungamente atteso dalle popolazioni martoriate prima dal doppio sisma del 2012 e poi dall’alluvione del Secchia dello scorso gennaio. Si tratta di un buon provvedimento nonostante alcune criticità, fortunatamente risolte, come quella del pasticcio tra CDP e banche che – rimarca Paglia – aveva messo a rischio il diritto alla restituzione dei finanziamenti ottenuti per il pagamento di tasse e contributi entro il 30 giugno 2015 da parte delle imprese del cratere sismico; diritto ripristinato – sottolinea il deputato di Sel – con questo provvedimento in un contesto che vede 7 imprese su 10 non avere ottenuto ancora la liquidazione degli indennizzi, anche se intanto hanno ripreso a lavorare e a pagare il fisco”.

“Il lavoro di Sel all’interno della Commissione Ambiente della quale ho fatto parte – prosegue Paglia – ha prodotto alcuni emendamenti importanti: fra questi uno che introduce il principio per cui i sindaci che siano delegati dal Commissario ad operare in deroga alla legislazione vigente, debbano comunque agire in modo da garantire la tracciabilità dei flussi finanziari relativi alle erogazioni e concessioni di fondi pubblici finalizzati alla ricostruzione, così come prevede peraltro la normativa antimafia. Non una cosa da poco perché si interviene ad aumentare il tasso di trasparenza e verificabilità di processi che escono dalle procedure standard”.

“Esigenze di trasparenza che hanno ispirato anche un’altra nostra proposta recepita – argomenta Paglia – con la quale si prevede che i contributi per il ripristino di opere pubbliche o di interesse pubblico seguano un piano di individuazione delle priorità degli interventi e delle modalità di concessione dei contributi stessi. Non possiamo infatti dimenticare che con questa legge noi inseriamo i 210 milioni stanziati per il 2014 e il 2015 all’interno della contabilità speciale prevista per il sisma del 2012, ovviamente limitatamente alla parte dell’Emilia Romagna, come è stato chiarito da un ulteriore nostro emendamento. Messe da parte le contingenze – conclude Paglia – è opportuno osservare come non si possa agire sempre in deroga, occorre istituire un un diritto soggettivo al finanziamento per chi sia in stato di emergenza conclamato, e non la necessità di contrattare la concessione di risorse volta per volta, terremoto per terremoto, alluvione per alluvione”.

“L’approvazione all’unanimità del decreto per le aree terremotate e alluvionate dell’Emilia Romagna è la dimostrazione che quando la politica mette da parte sterili contrapposizioni ideologiche diventa possibile fare il bene del Paese”. Lo dice il parlamentare ferrarese Alessandro Bratti, deputato del Pd in commissione Ambiente e relatore del decreto per le aree colpite dal terremoto e dai successivi eventi alluvionali in Emilia Romagna. “Il provvedimento – prosegue Bratti -, approvato all’unanimità grazie al lavoro fatto in commissione da tutti i gruppi, risponde ad alcune questione che aspettavano da anni una soluzione. Per le aree terremotate la cosa più importante è lo slittamento di un anno dei pagamento dei mutui per le imprese; inoltre è stato previsto lo stanziamento di 210milioni di euro per la sistemazione idraulica delle aree e maggiori poteri al commissario straordinario dell’Emilia Romagna anche per l’alluvione. Sono state introdotte anche semplificazioni e agevolazioni per i privati nelle aree terremotate. Oltre a queste specifiche novità per le aree dell’Emilia Romagna, il decreto prevede anche novità a livello nazionale: la possibilità di defiscalizzare le donazioni ai Comuni per eventi calamitosi (5 milioni di euro di copertura); il rifinanziamento del Fondo nazionale per le emergenze di 100milioni, coprendo così tutte le calamità che ad oggi hanno avuto la dichiarazione di stato di emergenza in almeno otto regione; 6milioni di euro per la manutenzione delle reti di monitoraggio che consentono di dare il primo stato di allarme sui territori in presenza di eventi eccezionali”.

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