Economia e Lavoro
8 Giugno 2014
Incontro tra l'assessore al Bilancio e l'associazione commercialisti. Marattin: "Abbiamo mantenuto le nostre promesse"

Due settimane ‘di bonus’ per pagare la Tasi

di Redazione | 4 min

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marattinDue ‘settimane di bonus’ per pagare la Tasi. Una buona notizia per i cittadini: non è slittato il termine di pagamento, che rimane fisso a lunedì 16 giugno, ma il Comune di Ferrara rinuncia a alle sanzioni per il ritardato pagamento dei versamenti Tasi che dovessero pervenire entro il 30 giugno. Una notizia annunciata dall’assessore al Bilancio Luigi Marattin dopo l’incontro di questa mattina con l’associazione Italiana Commercialisti di Ferrara riguardo alle difficoltà riscontrate dai professionisti, Caf e contribuenti per adempiere al pagamento della prima rata entro il 16 giugno. Difficoltà e disagi dovuti, a detta del confermato assessore, “alla confusione della normativa nazionale che ha sempre contraddistinto l’abolizione dell’Imu prima casa e la sua sostituzione con il nuovo tributo Tasi”.

“Sebbene non nascondo un certo disagio – commenta Marattin – a trovarci nuovamente nella situazione in cui il ‘conto da pagare’ per le inefficienze altrui (in questo caso il caos nazionale che da sempre circonda questa vicenda) arrivi sul tavolo di chi invece ha sempre fatto le cose a modo, abbiamo deciso di venire incontro alle legittime richieste dei cittadini”. L’auspicio dell’assessore è che “questo piccolo gesto di disponibilità costituisca un piccolo sollievo” e che “tutta questa vicenda relativa al tributo sulla prima casa possa trovare stabilità e certezza” anche perché, secondo l’assessore, “dell’instabilità siamo ugualmente vittime noi amministratori, i commercialisti e soprattutto i cittadini”.

Nonostante tutte le innegabili difficoltà e disagi, comunque, Luigi Marattin vuole mettere in luce “qualche elemento che, nelle legittime e per molti versi giuste polemiche di questi giorni, non è stato a sufficienza ricordato”. In primis che il Comune ha annunciato la sua politica nei confronti della Tasi già a inizio novembre dell’anno scorso durante la presentazione del bilancio preventivo 2014. “Tale politica consisteva in due pilastri – entra più nel dettaglio Marattin. – I cittadini ferraresi avrebbero pagato di Tasi prima casa più o meno quello che avrebbero pagato con la prosecuzione dell’Imu prima casa. In più su tutte le altre fattispecie di immobili (attività produttive, seconde case, negozi, alberghi, capannoni) i cittadini ferraresi avrebbero pagato zero euro di Tasi, in quanto il Comune non aveva intenzione di applicarla, lo stesso procedimento valeva anche per gli inquilini ferraresi. Nessuno ricorda che queste scelte ci sono costate 8,5 milioni di euro di mancato gettito”.

A proposito di queste scelte, Marattin assicura che sono state pienamente mantenute quando è stato possibile fare le delibere dopo l’emanazione da parte del governo del decreto-Tasi (decreto n.16 del 6 marzo 2014). “L’amministrazione comunale ha provveduto ad approvare formalmente aliquote e regolamento Tasi, approvate dal consiglio comunale il 28 aprile – spiega sempre l’assessore al Bilancio. – In particolare l’aliquota per l’abitazione principale è stata fissata al 3,3 per mille, in modo da finanziare un robusto sistema di detrazioni personalizzate e progressive (a seconda della rendita catastale) che, in linea con le promesse fatte sei mesi prima , avrebbero consentito ai ferraresi di pagare 5 euro in meno rispetto a quello che avrebbero pagato se fosse rimasta l’Imu, mentre l’aliquota per le altre fattispecie imponibili è stata fissata a zero”. Per quanto riguarda il calcolo della detrazione personalizzata, seppur complesso, è “l’unico modo in cui i contribuenti ottengono un benché minimo sconto fiscale perché altri sistemi adottati da altri comuni, come gli scaglioni, non garantiscono lo stesso risultato”.

In sintesi il Comune di Ferrara “ha deciso la sua politica a novembre del 2013, ha fatto le delibere in aprile appena il governo lo ha permesso e non ha mai cambiato idea né offerto posizioni di ambiguità” e tutte le difficoltà e i disagi riscontrati dai commercialisti e dai contribuenti “sono dovuti alla confusa normativa nazionale” e ai relativi tempi stringenti. Da qualche giorno, comunque, è attivo un numero verde e un sistema di calcolo online sul sito del Comune che, “a parte qualche fisiologica disfunzione dovuta all’elevato utilizzo, è sempre stato funzionante”. Al termine della mattinata, Marattin non solo ha ringraziato l’associazione dei commercialisti estensi per l’incontro cordiale e proficuo ma anche i dipendenti comunali (soprattutto servizio tributi e servizi informatici) che “stanno lavorando splendidamente notte e giorno per assicurare, seppur tra mille difficoltà quasi sempre non dovute a noi, un servizio efficiente ai cittadini. Ci scusiamo per eventuali disagi”.

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