Politica
23 Maggio 2014
Comizio finale della candidata sindaco in piazza Savonarola

Morghen e M5S: “Sconvolgeremo il Municipio”

di Redazione | 2 min

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morghen savonarola 2Una sfida Ilaria Morghen l’ha già vinta: ieri sera in piazza Savonarola è riuscita a far arrivare non meno delle 200 persone che una decina di giorni fa hanno seguito il comizio di Tiziano Tagliani. Dal palco non ha parlato solo lei, che si è limitata a un breve intervento, ma sono intervenuti anche i candidati sindaco di Argenta (Luca Bertaccini) e Stienta (Federico Benini), molti candidati consiglieri comunali e deputati del Movimento 5 stelle.

Bersagli più frequenti il Partito democratico e l’Arci. “Ce la facciamo a mandarli a casa, basta farci prendere in giro!”, ha arringato la folla Benini, ricordando che “un candidato consigliere del Pd ha detto che siamo impresentabili. Senti chi parla, loro fino a pochi giorni fa avevano Genovese in Parlamento”.

Claudio Fochi, professore di inglese al Liceo Roiti e guida turistica, è l’esperto di cultura e turismo (possibile assessore in una giunta Morghen?), ha sparato contro “l’impossibilità di lavorare a Ferrara se non si è dell’Arci, che ha espresso gli ultimi due assessori, Ronchi e Maisto”.

Ma la promessa più forte è quella di Alessandro Cantale: “Apriremo quel palazzo – ha detto indicando la Residenza Municipale alla destra del palco –, lo sconvolgeremo. Male che ci andrà, ma proprio male, eleggeremo cinque-sei consiglieri, e romperemo loro le palle. Ve lo garantisco: ci odieranno. E noi ci saremo, li controlleremo”.

I parlamentari intervenuti erano tutti di queste parti: dopo Maria Edera Spadoni, Michele Dell’Orco ha a sua volta attaccato i democratici. “Il Pd si è accorto adesso che in Emilia Romagna c’è stato il terremoto, e così il sindaco della mia città, Modena, detto che chiederà al premier una fiscalità di vantaggio per le zone colpite. Le stanno sparando più grosse di Berlusconi, quel partito sembra il palio di Siena, solo che anziché le contrade ci sono le correnti”.

La candidata sindaco Ilaria Morghen nel suo breve intervento ha presentato le elezioni di domenica come un bivio. “Da una parte c’è la strada che già conoscete, quella dell’asilo costruito sopra una discarica, dell’inceneritore che libera diossina che finisce nei nostri corpi. Dall’altra ci siamo noi. A me ne hanno dette di tutte – ha concluso – che sono stata scelta da Casaleggio, che sono la nipotina di Mussolini. Per ultimo mi hanno detto che sono giovane, che per me non è un’offesa, perché ai giovani appartiene il futuro”.

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