Eventi e cultura
30 Marzo 2010
A Ferrara la Festa del libro ebraico in Italia

La scrittura a sette braccia che conquista il mondo

di Redazione | 4 min

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Dal 17 al 21 aprile, intorno a quella che sarà la più completa libreria ebraica italiana, Ferrara propone la prima “Festa del libro ebraico in Italia”. Epicentro della manifestazione l’ex Convento di San Paolo, ma iniziative e itinerari coinvolgeranno tutto il cuore storico della città estense. A promuoverla è il Meis – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, un’istituzione operante a Ferrara dal 2008, che ha tra i suoi scopi quello di far conoscere la cultura dell’ebraismo italiano e di organizzare manifestazioni attinenti a questo tema.

Il programma dettagliato degli incontri e delle iniziative è stato presentato ufficialmente ieri pomeriggio (29 marzo) nella residenza municipale del capoluogo estense. Alla conferenza stampa sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Tiziano Tagliani, il presidente della Provincia Marcella Zappaterra, il presidente del Meis Riccardo Calimani, il presidente della Comunità Ebraica di Ferrara Michele Sacerdoti, il direttore scientifico del Meis Piero Stefani e Giorgina Arlotti di Ferrara Fiere e Congressi.

La manifestazione, dedicata al rapporto speciale che gli ebrei hanno con i libri, sarà caratterizzata da molteplici iniziative: concerti, tavole rotonde con illustri partecipanti, incontri con decine di autori di opere di storia, tradizione, testimonianza ebraica, la più varia e di respiro internazionale”. Alla prima “Festa del libro ebraico in Italia” hanno concesso il proprio patrocinio il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Provincia e il Comune di Ferrara e l’Unione delle Comunità Ebraiche in Italia, con il supporto organizzativo di Ferrara Fiere. Un dato è certo: sul mercato librario vi è una presenza senza precedenti di testi di autori ebrei o dedicati all’ebraismo: il tema da argomento di nicchia si è trasformato in una presenza costante e molto diffusa. Né si tratta più solo dei grandi scrittori e intellettuali senza i quali la cultura del Novecento resterebbe incomprensibile: Freud, Kafka, Einstein, Joseph Roth, Buber, Singer, Primo Levi, e molti altri ancora.

Sono ormai imprescindibili anche nomi di autori viventi: Wiesel, Gordimer, Oz, Yehoshua, Grossman, Safran Foer, per citarne solo alcuni, ma gli esempi sarebbero innumerevoli. “Indubbiamente”, afferma ancora Calimani, egli stesso scrittore e storico, “si tratta di un fenomeno che merita di essere messo a tema”. Nella Festa il rapporto speciale del mondo ebraico con il libro è incorniciato da due poli: una mostra e una grande libreria specializzata.

Nel Salone d’Onore del Municipio di Ferrara sarà allestita una raffinata esposizione di opere rare della storia dell’editoria ebraica: incunaboli, cinquecentine, edizioni rare dei secoli più recenti. La mostra, che inaugura in occasione della Festa, rimarrà aperta al pubblico sino al 30 aprile. L’ampio e suggestivo chiostro di S. Paolo ospiterà, per l’intera durata della Festa, una grande libreria in cui si potranno acquistare testi contemporanei, spesso non facilmente accessibili. Si tratta di oltre 1500 titoli, in pratica tutto ciò che l’editoria italiana ha in catalogo di autori ebrei o di temi ebraici.

La libreria sarà costantemente animata da incontri: in quattro giorni si alterneranno oltre quaranta autori. Incontri e dibattiti verteranno su ambiti diversi: letteratura, filosofia, beni culturali, cultura rabbinica; ma anche su grandi temi storici: le radici dell’antisemitismo, il fascismo, la Shoah. Non solo libri al chiostro di San Paolo, ma anche il piacere di stare insieme sorseggiando un bicchiere di vino, ovviamente kosher, assaggiando piccole specialità della ricchissima cucina ebraica.

Non poteva mancare l’incontro con il mondo della scuola: i ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi con i rappresentanti di tre diverse generazioni di ebrei italiani, tre storie diverse, tre modi diversi di vivere l’essere ebrei e italiani in Italia.

La presenza degli ebrei nella cultura musicale, è ben conosciuta: ci saranno perciò concerti che, nella loro diversa tipologia testimoniano le molte anime della musica di tradizione ebraica.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alla città di Ferrara e al suo più grande scrittore contemporaneo: Giorgio Bassani. Itinerari turistici, a piedi e in bicicletta (mezzo di trasporto simbolo della città estense), ripercorreranno luoghi ebraici intervallati da letture bassaniane.

Resta il tema del pregiudizio di cui gli ebrei sono stati così spesso vittime: ma essi, a loro volta, ne sono forse del tutto esenti? A questo stimolante argomento sarà dedicata una tavola rotonda coordinata da Riccardo Calimani, in cui Ferruccio De Bortoli, Gian Arturo Ferrari, Arrigo Levi, Renato Mannheimer, Enrico Mentana parleranno di «pregiudizi sugli ebrei, pregiudizi degli ebrei». Nel corso dell’incontro sarà proiettato un video inedito di Moni Ovadia che esprime la propria opinione in modo aperto e spregiudicato: il dibattito sarà certamente coinvolgente.

“Dal 17 al 21 aprile – assicurano gli organizzatori – Ferrara sarà un microcosmo vivace che stupirà il visitatore e lo trascinerà all’interno di un mondo ebraico capace ancora oggi di mettere in mostra il suo anticonformismo e la sua capacità di introspezione, la sua straordinaria originalità”.

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