Franco Ortolani, docente ordinario di geologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II, già stato invitato il 9 ottobre scorso a Ferrara a tenere una relazione sul tema “Attività geotermica ed induzione sismica” e il 10 ottobre scorso a Cento a tenere una relazione “Sottosuolo e sisma in Emilia Romagna” lamenta la scarsa trasparenza delle istituzioni in merito alla vicenda del rapporto Ichese sulla relazione tra sisma e attività antropiche nel sottosuolo.
“Il rapporto Ichese dice ‘Comunicazione con la popolazione e gli amministratori locali’ – rileva il professore -. Sono circa 2 mesi che è stata nominata la commissione Terlizzese che ha operato ‘in segreto’ finché Science non ha smascherato la secretazione. All’anima della trasparenza!”. Per Ortolani la secretazione di fatto del rapporto e la nomina della commissione Terlizzese senza che nessuno ne sapesse nulla “hanno inferto un significativo colpo alla trasparenza delle massime istituzioni che devono garantire la sicurezza dell’ambiente antropizzato e dei cittadini”. Dubbi vengono espressi anche in merito alla composizione della commissione stessa “per la presenza di alcuni personaggi e istituzioni con eventuali e non improbabili conflitti d’interesse in quanto hanno prestato consulenze per attività commerciali proprio nel sottosuolo della zona di Mirandola”.
Ma non è solo il recente passato a preoccupare Ortolani, bensì anche la stessa attività di ricerca che dovrà essere effettuata nel “laboratorio di Cavone”: “I cittadini sono stati informati sulle attività previste nel laboratorio Cavone? – chiede con la prima di una serie di domande -. Sono attività non invasive, possono innescare sismi? A che cosa serviranno? Alla azienda o alla sicurezza dei cittadini? Chi garantirà sulla loro validità ed applicabilità ad altre situazioni incombenti su substrato instabile tettonicamente e ancora carico di energia tettonica da oltre 400 anni come quello di Ferrara, ad esempio? Sono stati installati i ‘semafori’ auspicati dal rapporto Ichese? E se succede qualche incidente? I danni eventuali chi li pagherebbe?”
Nel frattempo il medico igienista e attivista ambientalista Luigi Gasparini annuncia di aver presentato una richiesta di accesso agli atti in merito alla Rete microsismica locale del Comune di Ferrara inviata anche al dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara.
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