Bondeno. Sembra essere una favola a lieto fine la storia del bambino bondenese di dieci anni affetto da leucemia linfoblastica acuta. Ieri mattina è stato effettuato per via endovenosa il trapianto di midollo osseo: una reinfusione con cellule staminali emopoietiche che può salvare la vita e donare un futuro migliore a Carlo, nome fittizio dato dai genitori per preservare la sua vera identità fin dall’inizio di questa storia.

Una storia iniziata l’estate scorsa quando i medici hanno diagnosticato a Carlo una leucemia di natura maligna non curabile unicamente con la chemioterapia ma con l’impianto di cellule staminali. Da qui è cominciato il calvario dei genitori alla ricerca di un donatore su 100 mila compatibile con il bambino per poter effettuare il trapianto del midollo osseo. Una ricerca difficile che ha visto a dicembre il coinvolgimento attivo di Admo (Associazione donatori midollo osseo) e della comunità locale per sensibilizzare le persone a iscriversi al registro dei donatori: e infatti sono stati in tanti i giovani dai 18 ai 35 anni a presentarsi nelle sedi di Ferrara e Bondeno con la volontà di rendersi utili e di diventare l’”eroe” di questa fiaba incominciata male.

A entrare più nel dettaglio della situazione attuale del bambino ricoverato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna è Maria Teresa Grappa, responsabile provinciale dell’Admo. “La chemioterapia degli ultimi dieci giorni è andata bene ma è stata molto pesante per il bambino anche perché c’era un rischio altissimo di effetti collaterali – spiega – ma se il processo prosegue positivamente tra breve dovrebbero comparire i globuli bianchi, seguiti da quelli rossi e dalle piastrine”.

Una speranza per Carlo, per la sua famiglia e per tutti i cittadini sensibili a queste vicende, che non sembrano essere pochi dato che il video “Happy we are from Admo”, pubblicato una decina di giorni fa su Youtube, ha già superato le tremila e 500 visualizzazioni. In questo spot per l’associazione, girato a Bondeno all’interno del centro giovani Spazio29, compare il disegno di un coccodrillo realizzato da Carlo in onore di Pupet, il suo inseparabile pupazzo, insieme alla scritta “Grazie amica hai capovolto il mio destino”.