Eventi e cultura
11 Dicembre 2013
Un dialogo polifonico tra filosofia, letteratura, arte e musica che prenderà il via dalle pagine di Ernst Bloch

La speranza si fa arte

di Redazione | 3 min

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conferenza sogni ad occhi apertidi Beatrice Bianchini

La speranza tra filosofia, letteratura, musica e arte. Un vivace dialogo tra le diverse discipline umaniste per ‘parlare’ di speranza. Questo è il senso dell’evento “Sogni ad occhi aperti” in programma venerdì 13 dicembre, alle 20.30, presso la sala San Francesco (via Savonarola, 3). Uno spettacolo serale, sviluppato attorno al tema della speranza, che prenderà il via dalle pagine del filosofo dell’utopia Ernst Bloch. L’evento è organizzato da Progetto Ernst Bloch e Dia-Logo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara.

“Tre sono le finalità principali di questo evento – interviene Nicola Alessandrini, organizzatore della serata e dottorando presso l’Università di Ferrara – l’attualità, perché in un periodo di crisi l’utopia ci permette di guardare oltre, di sognare, di prevedere la luce anche nella nebbia (Ernst Bloch). La trasversalità, un dialogo polifonico tra le varie forme d’arte, e il mondo della ricerca, in particolare rivolto ai giovani ricercatori, ai quali sarà dedicata, durante la serata, una collana filosofica”.

Presenterà la serata Giuliano Sansonetti, docente dell’Università di Ferrara, a seguire l’intervento di introduzione “Ernst Bloch, mastro utopista” di Nicola Alessandrini. Ospite della serata sarà il poeta e scrittore ferrarese Roberto Pazzi, che leggerà pagine dedicate alla filosofia della speranza. Parteciperanno, inoltre, Cinzia Carantoni, artista ceramista, con la sua installazione artistica, Tommaso La Rocca, docente Unife, che parlerà di “Eutopia, un ‘buon luogo’ dove scrivere libri”. Chiuderà la serata il concerto “Note della speranza” della band ferrarese Dia-Logo, diretta dal maestro Sergio Rossoni.

Diverse le forme di comunicazione che dialogheranno. “Con la realizzazione – interviene Cinzia Carantoni – di un’installazione luminosa in ceramica, già presente nel museo internazionale delle Ceramiche di Faenza,   si vuole sottolineare come sia possibile individuare la speranza non solo nella dimensione umana, ma anche nella materia. Anche la materia è capace di sognare”.

“Il repertorio musicale – sottolinea il musicista Sergio Rossoni – vuole essere un repertorio che possa star in piazza, come la filosofia, e presentare diverse vie da intraprendere”. Rossoni paragona l’uomo alla settima di dominante, ”perché come questa deve essere risolto, deve ascoltare note che lo possano portare sulla via della speranza, lontano dal terrore, dalla morte e dal dolore. Lo spettacolo musicale, infatti, si aprirà con la canzone ‘Message in a bottle’ di Sting, la speranza in un messaggio”.

A patrocinare l’iniziativa anche il Comune di Ferrara. “Abbiamo deciso di patrocinare l’evento – conclude il vice Sindaco Massimo Maisto – sicuramente perché è un’iniziativa interessante, che riesce a mettere insieme arte, filosofia, musica e letteratura. Ma anche per la collaborazione con l’Università, per rafforzare il concetto di università che sta bene nella città e di città che sta bene con l’Università, un concetto non burocratico, dunque, di città universitaria. E inoltre a far sì che Ferrara faccia un passo avanti, che non sia solo città d’arte e di cultura, ma anche città della creatività”.

L’ingresso alla serata è libero.

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