Cronaca
10 Novembre 2013
Bregola (Prc) chiede chiarimenti all'amministrazione e che si apra un confronto ampio con gli operatori del settore

Settimana breve? “Non c’è solo l’aspetto finanziario”

di Redazione | 3 min

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Irene Bregola

Rifondazione Comunista scettica riguardo alla “settimana corta” nei licei  ferraresi. La segretaria provinciale del partito Irene Bregola chiede che le logiche finanziarie non prevalgano su quelle didattiche, soprattutto considerando gli effetti delle ultime riforme scolastiche avviate dai ministeri che si sono succeduti negli ultimi anni. “Crediamo che il presupposto fondamentale da cui partire sia il riconoscimento della scuola come importante presidio civile democratico – afferma la Bregola -. Il dibattito di questi giorni ripropone con forza il tema della qualità dell’insegnamento e del futuro della scuola pubblica italiana con la consapevolezza che i governi che si sono succeduti hanno tentato in ogni modo di destrutturarne l’architettura complessiva continuando in una opera di scientifico disinvestimento”.

Secondo Irene Bregola il rischio è che la “settimana breve” possa penalizzare l’offerta formativa degli studenti, e chiede che l’amministrazione colga l’occasione per aprire un confronto sul tema dell’autonomia scolastica. “Purtroppo – continua il segretario Prc -, nel quadro desolante descritto, si inserisce il dibattito di questi giorni sull’opportunità di procedere con l’istituzione della cosiddetta “settimana breve”. Ora sia chiaro, il tema non può essere relegato ad una mera questione di carattere finanziario perché è normale che una diversa organizzazione dell’orario e della didattica produca legittime perplessità ed anche comprensibili opposizioni nella misura in cui l’argomento rischia di essere banalizzato con il semplice utilizzo di un indicatore economico. Pensiamo al contrario che questa discussione apra una grande opportunità di dibattito attorno al tema dell’autonomia scolastica, che in questi anni è sempre stata immaginata dal punto di vista finanziario e mai didattico, se si riusciranno a coinvolgere, in un reale percorso partecipativo, tutti gli attori del mondo scolastico”.

Il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista si sta quindi muovendo sul fronte istituzionale perchè venga chiarita la posizione dell’amministrazione e possano essere ascoltati i pareri dei vari rappresentanti provinciali. “Ieri la presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra – continua Bregola – ha affermato che da parte dell’ente non vi è alcuna volontà di interferire con le forme organizzative delle scuole, questo è un fatto positivo ma abbiamo ritenuto comunque opportuno ottenere chiarimenti ufficiali attraverso la deposizione di un question time che sarà discusso nel consiglio provinciale dell’8 novembre. Assunta la posizione della presidente a questo punto chiediamo ai dirigenti ed agli istituti, visto che l’attivazione partirebbe dal prossimo anno, di sospendere la decisione, di dar vita ad un ampia consultazione e verificare con attenzione le ricadute sulla qualità della didattica prima di procedere a rendere attuativi i provvedimento adottati dai consigli d’istituto”.

Ultimo punto è quello relativo all’ediliza scolastica, per la quale si chiede una programmazione più lungimirante. “Questo tema – conclude la segretaria Prc – non può essere affrontato rastrellando qualche spicciolo dai capitoli di bilancio delle amministrazioni periferiche, serve una strategia più ampia ed è necessario che il governo sostenga gli enti locali in una grande opera nazionale di messa in sicurezza delle nostre scuole”.

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