Incendio nella notte in via Gerusalemme Liberata
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
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I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
Massimiliano De Marco, presidente e legale rappresentante della Servizi Ospedalieri Spa, società appartenente al Gruppo Rekeep di Bologna, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste nel processo relativo alla fornitura di mascherine facciali filtranti Ffp2 all'Azienda Sanitaria Locale di Bari
Migliarino. Sarà un provvedimento del sindaco di Migliarino, Sabina Mucchi, a revocare il premio Pavanelli assegnato nel 2005 a don Pietro, anche in segno di solidarietà e rispetto nei confronti della famiglia di Erik Zattoni. La richiesta sotto forma di appello l’aveva lanciata l’assessore provinciale Stefano Calderoni ed è stata prontamente accolta dal primo cittadino di Migliarino, con l’approvazione convinta dello stesso sindaco che all’epoca conferì il premio al parroco, Rita Reali. La vicenda che Erik ha reso pubblica dopo tanti anni, svelando come sua madre 14enne fosse stata violentata e messa incinta dal prete del quale aveva massima fiducia, ha turbato e sconvolto tutte le persone che conoscevano don Pietro.
“Un fulmine a ciel sereno – commenta la stessa Sabina Mucchi – che ha lasciato incredula anche Rita Reali, che ho sentito poco dopo aver appreso la notizia. La revoca del premio verrà fatta sicuramente, ma ciò che è più rilevante è la storia allucinante che per tanti anni è rimasta nascosta, taciuta, un’ingiustizia terribile che la madre di Erik ha dovuto vivere in solitudine. E’ un dispiacere immenso per me, davvero immenso. Esprimo la mia vicinanza a Erik e a sua madre, come sindaco e come donna colpita nel profondo dal dramma vissuto da una ragazzina di 14 anni che ha subìto violenza da una persona di cui si fidava. E’ allucinante”.
Don Pietro, come riferisce il primo cittadino di Migliarino, ha esercitato come parroco per tanti anni ed era conosciutissimo. Il premio Pavanelli, che viene conferito a persone che abbiano svolto attività in ambito sociale, culturale ed economico, era stato a lui assegnato per le tante opere meritorie compiute in questo senso, “dalla materna alla casa di riposo – riferisce Sabina Mucchi – fino al sostegno alle povertà”.
“Don Pietro – aggiunge – era amato e stimato da tutti. Nessuno immaginava, nessuno ha mai saputo nulla. Per questo la notizia è stata ancora più traumatica. Non riesco a immaginare cosa possa aver provato in tutti questi anni la mamma di Erik e il peso che si è portata nella vita. Erik è stato bravissimo, coraggioso, un ragazzo di grande obiettività con il quale ho parlato anche in queste ore. Lui stesso mi ha chiesto del premio e ha voluto sapere le motivazioni che hanno portato a conferirlo al padre. Sembrava quasi dell’idea che, tutto sommato, non fosse il caso di revocarlo”.
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