Comacchio
17 Giugno 2013
Il presidente della Consulta Popolare protesta contro le decisioni dell'Asl e attacca Fabbri: "Sindaco Morfeo, si faccia rispettare"

Mezzogori si incatena al municipio per il San Camillo

di Redazione | 3 min

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105_0985Comacchio. Si è presentato davanti al municipio insieme a una schiera di componenti della Consulta Popolare per l’ospedale San Camillo e si è incatenato ai cancelli, bloccando l’ingresso e l’uscita per circa un’ora, dalle 10,15 di questa mattina. Il protagonista della vicenda è l’impetuoso presidente della Consulta, Manrico Mezzogori, che ancora una volta non ha usato mezze misure per manifestare la propria contrarietà alle decisioni dell’Asl riguardo alla struttura ospedaliera di Comacchio. Ma la sua protesta questa volta prende di mira anche il sindaco Marco Fabbri: “Sembrava uno tsunami e invece era il calesse di Morfeo”, recitava il cartello affisso sulla cancellata durante la sua incursione. Un concetto che lo stesso Mezzogori spiega a bocce ferme una volta terminata la manifestazione. “È una protesta anche contro il Comune, che anzichè farsi rispettare piagnucola. Ho detto a Fabbri di darsi da fare, perchè invece di essere portatore degli interessi dei cittadini non fa nulla: è un sindaco Morfeo”.

Alle radici della protesta del presidente della consulta ci sarebbe il comportamento dell’Asl, “che sta dando il via alla casa della salute – spiega Mezzogori -, anticipando una decisione che deve spettare alla Conferenza Socio Sanitaria. Un colpo di mano come ormai siamo abituati a vedere da un paio anni a questa parte: non rispettano nemmeno più le procedure istituzionali”.

L’obiettivo dell’attivista comacchiese era quindi quello di mobilitare il sindaco: “gli abbiamo chiesto di chiamare il prefetto perchè vigili sul comportamento dell’Asl”, afferma Mezzogori, che non si dimentica neppure del presidente della Regione Vasco Errani, “a cui abbiamo chiesto un incontro da 10 mesi e stiamo ancora aspettando”.

Durante l’incatenamento del presidente della Consulta, l’accesso in Comune è stato bloccato e il sindaco Fabbri è uscito in piazza Folegatti da una porta laterale per incontrare i manifestanti. Mezzogori si è liberato poco dopo, anche grazie alla mediazione delle forze dell’ordine, e una delegazione della consulta è stata ricevuta in privato dal sindaco nel suo ufficio. Ma il messaggio del presidente della consulta era già arrivato al sindaco in maniera ben più diretta. “Quando è uscito dalla porta secondaria – afferma Mezzogori – gli ho detto: o ti dai da fare o vai a casa”.

105_0991E dopo la protesta davanti al municipio interviene anche lo stesso sindaco per rivendicare il proprio impegno sul tema e la vicinanza alla battaglia dei cittadini, seppur con manifestazioni più pacate nei toni:  “Sin dai primi momenti del suo insediamento – afferma Fabbri – questa amministrazione si è attivata su tutti i tavoli istituzionali, per la salvaguardia dell’Ospedale San Camillo. Il dialogo con la Consulta è sempre stato costante e costruttivo, anche se in questa occasione, pur condividendone le finalità, non reputo adeguate le modalità di sensibilizzazione e di protesta, rispetto ad una delicata problematica sociale, che interessa tutta la comunità”.

“Pur avendo avuto nei giorni scorsi –prosegue il Sindaco- una nuova disponibilità da parte del governatore Vasco Errani, ritengo che questo ritardo di 10 mesi ad un incontro  con l’Amministrazione Comunale e i suoi capigruppo, sia un grave sgarro istituzionale, che contribuisce ad alimentare tensioni sociali. Ritengo infine altrettanto grave che ormai ad una settimana dalla presentazione del piano di riordino della sanità provinciale, non abbiamo ancora ricevuto la documentazione su cui si andrà a discutere. Il fatto che i presunti contenuti del documento stesso siano trapelati nei mesi scorsi sui quotidiani locali, lascia pensare che le decisioni siano già state prese e che non le si vogliano condividere con tutti gli attori coinvolti. Siamo ancora fiduciosi per un sereno confronto istituzionale a tutti i livelli sul tema, ma in caso contrario sono pronto ad unirmi ai miei concittadini in iniziative di pacifica protesta, nell’interesse della comunità.”

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