Lettere al Direttore
8 Marzo 2013

Un ricordo di Giovanna Bemporad

di Redazione | 2 min

Quattro anni fa , per il giorno della donna 2009, il ‘solito, fatidico’ 8 marzo, venne presentato in anteprima – stava per finire di esser stampato! – FRARA, TRÉDAS LUN TRA POESIA E ART ESTÉNSA: ad DÒNA;  FERRARA, 13 LUNE TRA POESIA ED ARTE ESTENSE: di DONNA; FERRARA, THIRTEEN MOONS BETWEEN ESTENSE POETRY AND ART: by WOMAN, la silloge trilingue – che rappresentava la 13 a in ordine di tempo delle emanazioni editoriali di Cóm a dzcurévan/Come parlavamo, la collana di AR.PA.DIA., l’Archivio Padano dei Dialetti curato da Maria Cristina Nascosi per il Centro Etnografico Ferrarese dell’Assessorato alle Politiche ed Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara.
Fu proprio il lavoro durato più di un anno a dare modo alla Curatrice di conoscere, seppur brevemente e solo grazie  a stupende ed in dimenticabili telefonate-fiume, mancata ai primi di quest’anno, la grande Giovanna Bemporad, allora ancora in salute, anzi – come lei stessa si auto-definiva, infermiera al capezzale del marito che, comunque, le è sopravvissuto…
Per l’ambizioso testo che chi scrive andava rielaborando –  una silloge poetica tutta di Donna in lingua dialettale ferrarese, italiana ed inglese, illustrata solo da artiste ferraresi per cui venne  ottenuto il patrocinio del PAESE delle DONNE di Roma, – la Bemporad concesse la fruizione, per l’incipit del libro, della meravigliosa lirica che segue tradotta poi sempre a chi scrive in lingua inglese.
Un ricordo bello, arricchente, fu quel breve passaggio di voci via…cavo: speriamo che Altra rosa possa comunicare, a chi la leggerà, un soffio della grande anima di Giovanna Bemporad che c’ha appena lasciato.

Altra rosa

China sul margine del tuo segreto,
o rosa in veste diafana, mollezza
di corpo ignudo, incrollabile tempio
che in vigilanza mi tieni,
non so di che rilievi si componga
la tua bellezza. E all’onda dei profumi
che col ritmo di un alito tu esali
misuro il tuo pallore e il mio languore.
Mi tenta ogni tuo petalo concluso
nel giro di una linea sensitiva,
mollemente incurvato e pieno d’ombra.

(An) other rose

Bended on the threshold of your secret,
oh, dressed rose, softness
of a naked body, indestructible shrine
that keeps me in a love slavery,
nothing I know about what kind of relief
regards your beauty. And on your scented wave,
that by the rhythm of a breath you exhale,
I measure your paleness and languishing pose.
Any your closed petal tests me
in the round of a sensitive line,
softly curved and full of shadow.

Maria Cristina Nascosi Sandri

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