Cronaca
2 Marzo 2013
Le nuove forme di comunicazione saranno il punto centrale degli eventi di divulgazione scientifica promossi da Hera

La scuola ai tempi di Twitter

di Redazione | 5 min

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“iTunes, YouTube, We are – Abitare il mondo al tempo dei Social Network” è il tema dell’edizione 2013 del “Pozzo di Scienza”, il progetto del gruppo Hera, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dedicato alla divulgazione di temi scientifici ai ragazzi delle scuole superiori di Ferrara, Modena, Bologna, Imola, Ravenna, Faenza, Forlì, Cesena e Rimini. Realizzato in collaborazione con la società torinese “Codice. Idee per la cultura”, partirà a Ferrara il 4 marzo.

Oltre 1.500 studenti di 7 scuole coinvolti a Ferrara, Argenta e Portomaggiore

In totale, nel territorio ferrarese saranno oltre 1.500 i ragazzi di 7 scuole che parteciperanno alle attività. Da lunedì 4 a mercoledì 6 marzo le scuole coinvolte nel progetto saranno l’istituto tecnico “G. B. Aleotti”, l’istituto professionale di Stato “L. Einaudi”, il liceo statale “G. Carducci”, l’istituto artistico “D. Dossi”, il liceo scientifico “A. Roiti”, l’istituto tecnico statale “V. Bachelet” e l’istituto di istruzione superiore di Argenta-Portomaggiore. Complessivamente 62 classi (oltre 1.500 studenti) accompagnate da una novantina di docenti: un impegno forte da parte di Hera che permette agli studenti di incontrare divulgatori scientifici, docenti universitari, giornalisti e blogger, per trasmettere ai ragazzi la consapevolezza delle potenzialità degli strumenti a loro disposizione e dei rischi, inevitabili, che questi mezzi comportano. Sull’intero territorio servito da Hera, questa edizione di “Un Pozzo di Scienza” ha attirato 46 licei e istituti tecnici, entrando in più di 500 classi e coinvolgendo 13.700 ragazzi.

Adolescenti e web: alcuni dati

Una recente ricerca di Eurispes con Telefono Azzurro, infatti, lo spiega bene: oggi il 95,7% degli adolescenti usa Internet tutti i giorni e almeno 8 scuole su 10 in Italia hanno computer e laboratori informatici disponibili. Non tutti gli studenti, però, sanno sfruttare al meglio le possibilità del web nella didattica. L’indagine, infatti, dice anche che solo il 23,7% dei bambini e solo il 28% degli adolescenti ha affrontato in classe il tema della sicurezza in Internet. In particolare, la diffusione dei social network e dei media digitali, oltre a stimolare la nascita di nuovi linguaggi, sta influenzando il comportamento dei ragazzi. Tanto per dare un’idea, degli oltre 22 milioni di utenti italiani di Facebook, più di 3 milioni sono minorenni (il 15% a settembre 2013, secondo l’osservatorio social media su vincos.it). E nel nord Italia, l’80% degli adolescenti ha un suo profilo su un social network. Ecco perché il Pozzo 2013 si è posto l’obiettivo di diffondere presso i cittadini del futuro l’idea di conoscenza accanto a quella di responsabilità, facendo passare il concetto di una cultura scientifica applicata alla vita quotidiana.

Le attività: dai giochi on line a Instagram

Laboratori e conferenze seguiranno 5 filoni principali: “partecipare”, “comunicare”, “scuola 2.0”, “innovare” e “vivere in rete”. Tra le attività proposte, ci sarà il gioco di ruolo “Log in – Log out”, appositamente pensato per gli studenti delle superiori per capire le dinamiche e i retroscena dei social network, e incontri con esperti su temi attuali come i giochi on line e le dipendenze da internet, la trasformazione del sistema musicale con l’avvento del web e i download illegale, il passaggio da pellicola fotografica alla tanto amata “app” per smart phone  Instagram.

Il tema, trasversale e di grande attualità, ha portato alcuni istituti a organizzare conferenze dedicate al diverso approccio generazionale ai mezzi di comunicazione digitale e ai social media in orari extrascolastici, in modo tale da poter coinvolgere anche i genitori degli studenti e il corpo docente.

A confronto con gli studenti ferraresi ci saranno esperti di marketing, comunicazione e blogger

Gli studenti di Ferrara, Argenta e Portomaggiore nel corso della tre giorni dedicata alla scienza parteciperanno a laboratori, giochi di ruolo, workshop interattivi. Avranno inoltre l’opportunità di seguire 4 incontri: “La pubblicità e il marketing contenuti nei servizi giornalistici” condotto da Emmanuele Macaluso – esperto in marketing e formazione, autore del “Manifesto del marketing etico”; “Le emergenze ambientali e il supporto della rete”, tenuto da Elena Rapisardi, esperta di comunicazione dei rischi di emergenza; “Il cervello connesso – Come cambia il nostro mondo vivendo in rete” con Michele Facci, esperto di tecnologie della comunicazione ICTS e di Psicologia cognitiva; “I social network sono una buona fonte di informazioni? Conoscerne pregi e difetti per costruire una comunicazione efficace” che vede la partecipazione di Mafe de Baggis – Autrice, blogger, digital pr e community building manager. Il programma completo del “Pozzo di Scienza” si trova su http://ragazzi.gruppohera.it

Un pozzo di idee: con Hera anche il concorso “smart”

Insieme alle attività di divulgazione scientifica, il Gruppo Hera lancia quest’anno anche il concorso “Un pozzo di idee”: i ragazzi sono invitati a lanciare suggerimenti e proposte “smart”, per migliorare la propria città, e a condividerli sul social network Uptu (www.uptu.com), una piattaforma di collaborazione sociale, per raccogliere idee, ricercare esperienze, trovare soluzioni a problemi collettivi. In palio ci sono: un tablet di ultima generazione e abbonamenti a riviste come “Le scienze” e “Wired”. Gli studenti potranno caricare le loro proposte fino al 27 marzo, ad aprile Hera comunicherà i nomi dei vincitori sul sito, scelti da una giuria tecnica di esperti.

Il direttore Sirri “Investire nella scuola è nostro dovere”
“Come azienda che si occupa di ambiente ed energia, tutti i giorni ci confrontiamo con i progressi della scienza: per questo, abbiamo il dovere di investire nella scuola e nella crescita della cultura scientifica dei giovani – commenta il direttore Hera dell’area territoriale di Ferrara Oriano Sirri – Quella della tecnologia e del web è una sfida per tutti e lo è ancora di più per le nuove generazioni. Il nostro obiettivo è promuovere una cultura della scienza mettendo a disposizione approcci innovativi, facili e interattivi, per incuriosire i giovani e aiutarli a costruire un futuro migliore” .

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