Cronaca
25 Novembre 2012
"La modalità comunicativa del professor Avruscio viola il protocollo di studio dell'Azienda Ospedaliera di Ferrara"

Padova ‘boccia’ il metodo Zamboni

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

Processo stadio. “Tutti i margini di sicurezza non erano stati rispettati”

Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

“In qualità di Chairperson dello Steering Committee e dopo averne avuto approvazione dalla maggioranza dei suoi componenti, non possiamo autorizzare l’inclusione del Centro di Padova nello studio Brave Dreams”. Si conclude così la lettera che la dottoressa Graziella Filippini ha inviato ieri (venerdì 24 novembre) al professor Giampiero Avruscio,  direttore della Medicina specialistica dell’Ospedale S. Antonio (Ulss 16) di Padova.
“Infatti – come precisa l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – la modalità comunicativa adottata dal professor Avruscio in un’intervista pubblicata da un quotidiano veneto, viola una regola importante del protocollo di studio approvato dal Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Regola che intende tutelare la modalità comunicativa indipendentemente dai contenuti. Infatti il Protocollo, a riguardo, recita:  “La divulgazione di notizie relative allo studio, con qualsiasi mezzo comunicativo, … potrà  avvenire  soltanto  attraverso  il  Responsabile  Scientifico  oppure  la Chairperson dello Steering Committee, purché in accordo fra loro, e con il consenso della maggioranza dei membri  dello  Steering Committee. La divulgazione potrà  poi  avvenire soltanto attraverso l’ufficio stampa dell’Ente promotore, Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, o comunque con il consenso dello stesso Ente”.
“I medici e gli operatori partecipanti allo studio Brave Dreams, infatti – prosegue la nota dell’ufficio stampa – firmano un “Modulo di accordo”, parte integrante del protocollo di studio. Ecco le parti salienti: “In qualità di medico partecipante, dichiaro di aver esaminato questo Protocollo … Accetto di  partecipare  allo Studio  in conformità  al  protocollo… Accetto di tenere riservati il contenuto del protocollo, tutti i materiali, le informazioni/i documenti/i risultati non pubblicati e di non divulgarli a persone non autorizzate””.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com