Politica
28 Settembre 2012
Progetto per Ferrara: “Non sarà un raduno di grillini dissidenti”

La democrazia si scopre liquida

di Redazione | 3 min

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Un pomeriggio dedicato alla democrazia partecipata interattiva. Lo propone Progetto per Ferrara “non certo come raduno di grillini dissidenti – giurano Valentino Tavolazzi e Matteo Benetti –, tanto che le parole ‘Grillo’ e ‘Casaleggio’ non saranno nemmeno pronunciate durante l’incontro”. Insomma, non è una “contro-Parma”, dopo l’appuntamento di una settimana fa nella città guidata da Federico Pizzarotti, “perché questo pomeriggio è stato messo in campo molto prima”.

E allora che cos’è? “È un’iniziativa che ha lo scopo di approfondire i modelli di democrazia liquida esistenti in Italia e in Europa, dalla Svezia alla Germania alla Svizzera – continua Tavolazzi –, è la risposta alla domanda di partecipazione che proviene dal nostro paese senza trovare risposta. Per questo l’invito a partecipare è stato inoltrato anche ai Comuni, alla Provincia e alla Regione: argomenti come la chiusura di un ospedale o la realizzazione di un impianto geotermico dovrebbero richiedere una preventiva consultazione dei cittadini. Adesso parliamo di consultazione, perché prevedere il loro voto attraverso questa piattaforma è ancora più complesso”.

L’appuntamento è alle 14.30 di domenica 30 alla Sala Boldini (via Previati 18), e il programma “si articolerà in due moduli – spiega Benetti –. Il primo consisterà in un intervento di mezz’ora di Fiorella De Cindio, professore associato di Informatica a Milano da anni impegnata nella rete civica del comune della sua città: terrà una brevissima lezione accademica per poi illustrare la sua esperienza”. A seguire la presentazione di due piattaforme: Airesis illustrata da Alessandro Rodi e Ipoll presentata da Alessandro Gallieri.

Nella seconda parte del pomeriggio, che dovrebbe terminare intorno alle 18, sono previsti gli interventi di due esponenti del Partito Pirata: il coordinatore europeo Daniele Monteleone, che parlerà di Piattaforme di democrazia diretta europee ed extraeuropee, evoluzione di liquidfeedback in euroliquid e l’esponente italiano Giuseppe Cal., che spiegherà il funzionamento di liquidfeedback con esempi interattivi di uso del programma.

Ma quelle persone che, vuoi per ragioni di età, vuoi per disinteresse, vuoi per altro, non navigano sulla rete non rischiano di rimanere emarginate da piattaforme come queste? “Mia nonna non naviga – esemplifica Benetti –, ma questo è un sistema che prevede la delega: mia nonna direbbe a me come la pensa su un certo argomento ed io esprimerei la sua posizione sulla piattaforma”.

E poi queste possibilità di partecipazione, considerando che occorrono per lo meno un Pc (o uno smartphone) e una connessione alla rete, non rischiano di tagliare fuori persone anche per motivi economici o geografici? “Sappiamo che l’Adsl raggiunge circa il 50% delle famiglie – risponde Tavolazzi –, e infatti questa sarà uno strumento che si affiancherà, senza sostituirli, a quelli tradizionali come banchetti, assemblee e consultazioni popolari, offrendo una possibilità in più a chi vive il web”.

E se quella di domenica non sarà un’iniziativa eterodossa, al punto che “parteciperanno Movimenti 5 stelle di Bergamo, Milano e della Sicilia”, Tavolazzi e Benetti non rinunciano a un’autocritica al M5s e perfino a Progetto per Ferrara. “Nemmeno noi, che facciamo riunioni aperte a tutti una volta la settimana – conclude l’ingegnere –, utilizziamo ancora queste piattaforme. Già un paio d’anni fa Casaleggio – eccolo qua, ndr – avrebbe dovuto realizzarne una per il Movimento, permettendo ai militanti anche di votare. Così non è stato, e allora intanto partiamo noi, offrendo così perfino un’ancora di salvataggio ai partiti, che hanno fomentato l’area del non voto e vengono considerati solo covi di ladri mantenuti dal popolo per fare i propri interessi. È il messaggio fondamentale che Grillo ha il merito di aver sollevato; nonostante questo non è riuscito a realizzarlo”.

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