Politica
8 Settembre 2012
Casadei: "Inammissibile ridiscutere i cardini dello statuto del lavoratore"

Festa Pd: dignità del lavoro e diritto di amare

di Redazione | 2 min

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“Ogni persona deve poter scegliere chi amare”: ha le idee chiare la ricercatrice Orsetta Oggiolo, esperta in filosofia del diritto, intervenuta ieri alla festa Pd di Ferrara sul tema “L’Italia che vogliamo”. “Le coppie di fatto sono una delle tante questioni sulle quali come Paese siamo bloccati, senza renderci conto che questa è già una storia vecchia. A livello internazionale ci si sta muovendo verso la tutela della relazione umana, mentre qui permangono gravi arretratezze in materia di diritti etici e bioetici. I laici dovrebbero ripensare il loro ruolo nella società”.

Al centro della discussione il riconoscimento delle unioni civili eterosessuali ed omosessuali, ma non solo. A pochi giorni di distanza dall’invito presentato sullo stesso palco di Pontelagoscuro dall’ex rottamatore Pippo Civati – che chiedeva maggiore attenzione da parte dei leader del partito al tema dei diritti –, la serata di ieri ha costituito un approfondita analisi dello stato dell’arte italiano in materia.

Secondo il consigliere regionale Pd Thomas Casadei, uno dei nodi che l’Italia dovrebbe prioritariamente sciogliere è relativo al significato di lavoro: “il lavoro coincide con la dignità umana, la sua centralità è sancita dalla Costituzione. I suoi tempi e i suoi modi si sono trasformati tantissimo in questi anni, ma non deve trasformarsi lo spirito con cui viene considerato. Non è ammissibile mettere in discussione i cardini dello statuto del lavoratore, altrimenti si lacera il tessuto fondamentale delle relazioni che stanno alla base della società”.

Inevitabile il confronto con i recenti fatti dell’Ilva ma anche con il dramma ormai ventennale degli immigrati sfruttati a Rosarno: “ci si interessa dell’argomento solo quando diventa tragedia, ma è proprio da questo punto che il Pd dovrebbe ripartire, ed essere tenace, fare i conti con la realtà”. Sul piatto, tra le varie, anche il tema del congedo di paternità: “bisogna accettare le sfide del presente, in Spagna è in atto già da anni”.

Gli interventi hanno suscitato un ampio e partecipato dibattito tra il pubblico e gli ospiti invitati. Le politiche occupazionali e gli interventi dei vari governi che si sono succeduti negli anni sono state messe a confronto. In risposta alle critiche sul governo Monti, la deputata Sandra Zampa ha spiegato l’ineluttabilità del passaggio: “io ero in aula quando nacque il governo tecnico. Era tardi per andare a votare, era questione di giorni per finire come la Grecia. Poche ore ancora ci sarebbero state fatali. Adesso affrontiamo la crisi economica in mutande, ma poteva andare peggio”.

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