Filippo Frontera
Un nuovo importante riconoscimento all’università di Ferrara arriva dal campo dell’astrofisica.
Filippo Frontera, professore ordinario del dipartimento di fisica di Unife, ha ricevuto all’apertura del tredicesimo Marcel Grossmann Meeting per l’astrofisica relativistica, che si tiene a Stoccolma dall’1 al 7 luglio, uno dei tre prestigiosi Marcel Grossmann Awards.
Il premio è stato consegnato a Frontera per aver guidato il progetto per la realizzazione del Gamma-ray Burst Monitor installato a bordo del satellite BeppoSax. Questo sistema ha portato alla scoperta dei cosiddetti Grb X-ray afterglows e alla loro identificazione. I Gamma-ray Burst sono gli intensi impulsi di raggi gamma simili a quelli usati in medicina, e provenienti dal lontano universo. Il sistema ha permesso di studiare l’andamento temporale di spegnimento di questi impulsi di raggi gamma.
Filippo Frontera è professore ordinario di fisica generale presso la facoltà di ingegneria dell’università di Ferrara. É coordinatore del dottorato di ricerca in fisica presso lo stesso ateneo. Fino al 1985 è stato ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche presso l’Istituto di tecnologie e studio radiazioni extraterrestri di Bologna, presso cui continua la sua collaborazione.
Sin dalla laurea ha svolto la sua attività scientifica nel campo dell’astronomia in raggi X. É stato responsabile di vari esperimenti di astronomia X, tra cui l’esperimento di alta energia (15-300 keV) Phoswich Detection System e il Gamma-Ray Burst Monitor a bordo del satellite BeppoSax. É tra i vincitori del Bruno Rossi Prize 1998 dell’American Astronomical Society, per la scoperta dell’emissione ritardata in raggi X dai lampi di raggi gamma celesti, rendendo possibile la misura delle distanze di tali oggetti da noi. Per le scoperte sui raggi gamma celesti, è anche tra i vincitori del premio “Cartesio” 2002 per la scienza della Commissione Europea ed è vincitore, insieme ad Enrico Costa, del prestigioso Premio Fermi 2010 della Società italiana di fisica.
É stato responsabile di programmi osservativi in raggi X col satellite BeppoSax, e co-responsabile dell’esperimento Jem-X per il satellite Integral dell’Esa ora in orbita. É responsabile del gruppo di astrofisica delle alte energie del dipartimento di fisica di Ferrara. Diversi dei suoi lavori sono molto citati, ragion per cui l’Iis Web of Knowledge lo ha incluso tra gli “Highly cited researchers”.
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