Comacchio. Nel centenario della nascita e a dieci anni dalla scomparsa di Philippe Artias, Comacchio rende omaggio alla figura del celebre pittore francese con due mostre allestite contemporaneamente a Palazzo Bellini e nella Casa Museo Remo Brindisi. “Philippe Artias (1912 – 2002) Pittore europeo” prevede infatti la mostra “La danza selvaggia del colore” a Palazzo Bellini (Comacchio) e la mostra “L’arte di un amico” alla Casa Museo Remo Brindisi (Lido di Spina). L’inaugurazione oggi, sabato 19 maggio, alle ore 11, a Palazzo Bellini.
A Palazzo Bellini si può apprezzare l’infuocata pittura del periodo maturo di Artias, incentrata sullo studio dei corpi in movimento e del paesaggio, approdo della sua lunga ricerca sui corpi-paesaggio. L’omaggio al dio Pan, signore delle selve e degli animali – centro della mostra – è la metafora di questa sua pittura della realtà fisica dell’uomo nel suo profondo legame con il mondo naturale.
Alla Casa Museo Remo Brindisi l’esposizione di Artias rappresenta un filo rosso all’interno della collezione del museo, cioè dell’arte del suo tempo, compresa quella di Brindisi. Sarà possibile apprezzare, attraverso poche opere – autentici capolavori -, alcuni aspetti della lunga ricerca di Artias, dalla pittura di storia degli anni ’50-’70 ai ritratti senza volto degli anni ’80.
La mostra, curata da Rita Rava e Laura Ruffoni con la collaborazione di Orlando Piraccini e la fattiva partecipazione di Lydia Artias, è promossa dal Comune di Comacchio con il supporto tecnico e scientifico dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. L’iniziativa rientra in un programma di mostre omaggio dedicate a Philippe Artias in occasione del centenario della nascita, una rassegna dal titolo “Artias Pittore europeo”, curata da Rita Rava, che vede uniti fra loro anche i Comuni di Faenza, Senigallia e della francese Saint-Etienne. Si ricorda che le Amministrazioni Comunali di Cervia e di Bagnacavallo che hanno dedicato a questo artista due belle mostre nel 2011.
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