23 Gennaio 2012
Protesta delle onlus contro il sostanziale fermo della cura Zamboni all'interno della sanità pubblica

Per ‘Brave Dreams’ lettera al ministro e petizione

di Redazione | 2 min

Le cinque  associazioni e fondazioni  Onlus  “Assi.SM”, “CCSVI nella Sclerosi Multipla”, “Isola Attiva”,  “L’Abbraccio”, “SMuovilavita” che si occupano di sclerosi multipla a livello nazionale o regionale hanno congiuntamente inviato una lettera al Ministro alla Salute Renato Balduzzi per fare presente “la grave situazione venutasi a creare in Italia per i malati di sclerosi multipla e CCSVI a seguito dell’ultima circolare ministeriale del 4 marzo 2011 emessa dal precedente Ministro Fazio”.

Questa circolare, scoraggiando il trattamento della CCSVI al di fuori di sperimentazione cliniche controllate e randomizzate, secondo le associazioni firmatarie della lettera “ha di fatto comportato il fermo dell’attività terapeutica della CCSVI all’interno della sanità pubblica condannando migliaia di ammalati alle cliniche private dove non sempre  la qualità scientifica e tecnica della prestazione medica è certa”.

Nella lettera le associazioni chiedono che sia ripristinato quanto disposto dalla nota del 27 ottobre 2010 del Ministro Fazio “in modo che la sanità pubblica torni a dare positive risposte agli ammalati di sclerosi multipla” e  che siano definiti centri multidisciplinari di eccellenza per lo studio e il trattamento delle patologie venose con interessamento del sistema nervoso centrale. Non ultima la richiesta di promuovere progetti di ricerca, come già in più parti del mondo avviene, “per far chiarezza sulla relazione tra CCSVI e sclerosi multipla”. “In particolare aggiungono le associazioni – che sia supportato il progetto Brave Dreams, del professor Paolo Zamboni, già approvato e per il quale la Regione Emilia Romagna ha sancito l’impegno finanziario”.

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