Si stappa (prosecco) al centro sociale di via Resistenza, dove si sono dati appuntamento i comitati referendari ‘Vota sì per fermare il nucleare’ e ‘2 sì per l’acqua bene comune’. Intorno alle tre e mezza, quando nemmeno 2.000 comuni su 8.000 hanno comunicato i dati sull’affluenza, c’è già soddisfazione.

I presenti sono una decina; la televisione è accesa sulla diretta televisiva e in Internet si consulta il sito del Ministero dell’Interno, spesso aggiornato e compulsato da chi c’è.

Man mano che arrivano i dati di altri comuni l’affluenza cresce: da poco meno del 55% si va verso il 56-57. Quando i numeri riguardano ormai metà degli enti locali italiani c’è chi propone di stappare, tra l’ironia di presenti, giornalisti e fotografi: ma come, si festeggia con vino e non con acqua di rubinetto?! Per scaramanzia si decide di aspettare ancora un po’.

La prima ovazione è per la Calabria, i cui residenti sono storicamente i più restii a recarsi alle urne, quando si viene a sapere che ben il 49% degli aventi diritto ha votato (i risultati definitivi sono un po’ più elevati e, per pochissimo, anche la punta dello Stivale raggiunge il quorum).

Soddisfazione c’è anche per il dato della nostra provincia, qualcosa più del 60%, e ancora di più per altre città emiliane, che, come prevedibile, detengono il record nazionale: Bologna e Modena. Un occhio di riguardo c’è anche per la Puglia, la regione governata da Nichi Vendola, che ha fatto dell’acqua pubblica uno dei suoi cavalli di battaglia.

Arrivati a quota 5.000 comuni si stappa e si brinda; Marzia Marchi di Legambiente giunge pochi minuti dopo saltellando per la gioia. Tra chi festeggia c’è il segretario provinciale di Rifondazione comunista, nonché consigliere in Castello, Stefano Calderoni: la capogruppo in Comune Irene Bregola già un anno fa presentò una proposta di modifica dello Statuto comunale affinché stabilisse che sull’acqua non si possono fare profitti (tema affrontato da uno dei quattro quesiti).

“Per il momento è stata discussa solo in commissione – riepiloga il segretario – in aula non è ancora arrivata”. Come hanno reagito gli altri gruppi? “Quelli di maggioranza sono tiepidi, quelli d’opposizione contrari, ad eccezione di Progetto per Ferrara che, con alcuni distinguo, è d’accordo”. Questi risultati la faranno riproporre con forza.