Cronaca
18 Marzo 2011
Indagine di Estense.com tra i giovani ferraresi a proposito di Risorgimento

Garibaldi? Un semplice esploratore

di Redazione | 4 min

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Vigilia di Natale finita a pugni tra due fratelli

Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

Da mesi, con l’avvicinarsi del 17 marzo, politici, studiosi e insegnanti parlano, chi a scuola, chi in televisione o sui giornali, del periodo che culminò con l’Unità del nostro paese. Ma i ragazzi delle scuole superiori quanto conoscono dei fatti e dei protagonisti di un secolo e mezzo fa? Lo abbiamo chiesto a qualche decina di studenti incontrati nel centro di Ferrara, subito dopo la fine delle celebrazioni ufficiali.

Il campione è composto in grande maggioranza da ragazze (85%), che evidentemente hanno approfittato della mattinata festiva per fare la classica vasca in centro. Per quanto riguarda la scuola frequentata, il 35% di chi si è fermato a parlare con il cronista studia al Roiti, il 20% al Carducci, il 15% all’Einaudi e 10% all’Ariosto, mentre i rimanenti si dividono equamente tra Aleotti, Copernico, Vergani e Liceo linguistico di Faenza. Ecco i risultati.

LA RICORRENZA. La totalità degli intervistati conosce il motivo per cui si trova a passeggiare in piazza Trento e Trieste anziché essere seduta tra i banchi di scuola. Le risposte variano solo leggermente tra una minoranza per la quale “si festeggia l’unificazione dell’Italia” (30%) ed una maggioranza che arriva a specificare che si tratta del 150° anniversario dell’unità.

UNITÀ O REPUBBLICA? Il secondo quesito si è rivelato più insidioso: è stato chiesto ai ragazzi che differenza c’è tra parlare di ‘Unità d’Italia’ e di ‘Repubblica Italiana’. Il 35% di loro dice di non saperlo, oppure sostiene che non vi è differenza tra i due concetti. Il 20% ha dato una risposta generica, sostenendo che con la prima espressione si intende l’unificazione del paese, mentre la Repubblica è una forma di governo. Il restante 45% ha affermato che si tratta di due avvenimenti accaduti in periodi diversi, il secondo dopo il primo. Il 25% è arrivato a precisare che la Repubblica nacque “dopo la guerra”, “nel 1946” oppure “il 2 giugno”.

PRESIDENTE. Quasi nessun dubbio da parte degli alunni su chi sia l’attuale Presidente della Repubblica: l’85% ha risposto “Napolitano”. Eppure, vi è un 10% per il quale il capo dello Stato è Berlusconi, mentre il 5% è indeciso: “Non mi ricordo, Napolitano oppure Berlusconi”.

CAVOUR, CHI ERA COSTUI? L’ultima domanda è stata divisa in tre parti: si chiedeva ai ragazzi chi furono Cavour, Garibaldi e Mazzini. L’ultimo capo di governo del Regno di Sardegna, nonché primo a ricoprire questo ruolo una volta nata l’Italia, è sconosciuto alla metà esatta degli intervistati, che rispondono di non ricordarselo o non saper dire niente al riguardo. Il 15% afferma genericamente che il conte piemontese fu colui che “ha permesso l’Unità”, “ha unito l’Italia” o “è stato importante per raggiungere l’Unità”. Il 10% ricorda invece che fu uomo di Governo, anche se si divide tra chi lo definisce correttamente “prima ministro dell’agricoltura e poi presidente del Consiglio” e chi invece “un sottosegretario di Vittorio Emanuele”. Per il 5% fu “un diplomatico”, per un altro 5% “quello che disse ‘libera Chiesa in libero Stato’” e per una percentuale analoga “uno delle parti di Torino”. Altrettanti studenti invece ricordano addirittura che “fece l’alleanza con la Francia per combattere la seconda guerra d’indipendenza”.

I MILLE. Va meglio all’eroe dei due mondi: il 55% ricorda Garibaldi come “quello che fece la marcia dei Mille” ed il 5% aggiunge che la moglie Anita morì non lontano da Ferrara. Il 15% dà una risposta più generica: “Ha messo in pratica l’Unità”, oppure “insieme al re ha fatto l’Unità”. Tuttavia, una percentuale analoga afferma di non saper dire niente in proposito. Per il 5% il generale fu “colui che ha pensato l’Unità”, mentre per altrettanti alunni era “un esploratore”.

GIOVANE ITALIA. Giuseppe Mazzini si trova in mezzo ai due nella classifica della notorietà: più famoso dell’oscuro conte piemontese ma meno del condottiero in camicia rossa. Il 40% dei ragazzi lo definisce correttamente “il fondatore della Giovane Italia”, ma il 35% non sa dire nulla su di lui. Un 20% lo definisce “ideologo” oppure “pensatore” o “rivoluzionario”, ed un restante 5% ne parla come di “quello del carbone”.

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