Eventi e cultura
15 Marzo 2011
Quinta edizione dell’itinerario delle visite guidate nelle chiese ferraresi

Tra le mura che racchiudono arte e religione

di Redazione | 2 min

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Un’immersione nelle atmosfere mistiche del Corpus Domini e di Sant’Antonio in Polesine e poi un salto fuori città per scoprire le complesse vicende della chiesa di Quartesana e del suo antico campanile. Per i tanti ‘seguaci’ della coppia Scafuri-Sassu l’attesa è finita: domenica 20 marzo si apre un nuovo ciclo di visite guidate alle chiese cittadine, con tre appuntamenti successivi in altrettanti luoghi di culto.

Quinta edizione dell’itinerario avviato nel 2008 dal Comune di Ferrara in collaborazione con l’Arcidiocesi, l’iniziativa si propone ancora una volta di accompagnare i ferraresi alla scoperta del patrimonio religioso che rappresenta parte fondamentale delle ricchezze artistiche e monumentali cittadine. E a scandire il ritmo di ciascun incontro sarà come sempre la collaudatissima formula che vede l’apertura affidata al responsabile dell’Ufficio Ricerche storiche del Comune Francesco Scafuri, per l’illustrazione delle varie fasi di costruzione degli edifici sacri, lasciando la parte conclusiva al curatore dei Musei civici d’Arte antica Giovanni Sassu, per l’analisi delle opere che adornano gli interni.

Ad aprire la serie di appuntamenti, domenica prossima alle 10, sarà la chiesa del Corpus Domini, seguita il 27 marzo, sempre alle 10, dal monastero di Sant’Antonio in Polesine e infine domenica 3 aprile alle 9,30, dalla chiesa di San Giorgio martire a Quartesana.

“Si tratta – come sottolineato in conferenza stampa da Scafuri – di tre chiese di origine medievale arricchite da apporti successivi. Molto amate dai ferraresi, le prime due sono accomunate da una trama di vicende devozionali e monastiche e da un’atmosfera di pace e serenità che ne fa luoghi in cui il tempo pare essersi fermato. Ma non meno interessante è anche la storia della chiesa di Quartesana, strettamente legata agli avvenimenti del territorio, teatro di antichi insediamenti”. “Al suo interno – come ricordato da Giovanni Sassu – potremo ammirare, tra l’altro, un crocifisso ligneo di grande pregio e intensa capacità evocativa, mentre nel corso dei primi due appuntamenti ci soffermeremo in particolare su opere, come quelle di Ghedini e Ferrari, che ci dimostreranno ancora una volta l’esistenza di un altro significativo capitolo di arte ferrarese dopo quello estense”.

“Per la quinta volta – ha aggiunto l’assessore ai Beni monumentali Aldo Modonesi – proponiamo una serie di visite al patrimonio artistico e religioso cittadino, secondo la formula nata da una felice intuizione della passata legislatura, e che tanto successo ha riscosso tra i ferraresi, da cui provengono continue richieste di proposte analoghe. L’appuntamento a Sant’Antonio in Polesine, offrirà tra l’altro l’occasione per mostrare il nuovo ciliegio appena piantato nel giardino antistante e per illustrare i recenti lavori di riqualificazione compiuti in accordo dall’Amministrazione comunale e dalle monache benedettine“.

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