Economia e Lavoro
29 Dicembre 2010
La Filcams punta i piedi su inquadramento nuovi assunti e ‘pagellina’

Coop estense, sciopero congelato

di Redazione | 3 min

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Dopo l’incontro delle rappresentanze nazionali avvenuto a Roma la vigilia di Natale, ieri si sono riunite congiuntamente le rappresentanze aziendali aderenti alla Filcams Cgil di Modena e Ferrara per esaminare le novità emerse dall’incontro.

Le Rsu riassumono quel summit capitolino con la proposta, fatta da Coop Estense ai segretari generali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, di una sorta di “accordo ponte” che traguardi la trattativa all’aprile 2012, mantenendo inalterata la validità dell’attuale accordo aziendale.

Allo stesso tempo l’azienda ha espresso la disponibilità immediata a un congruo numero di stabilizzazioni e incrementi di ore lavorate.

Aspetti questi sui quali le parti si trovano su fronti convergenti. Le difficoltà stanno altrove, secondo il sindacato. In particolare su altri due temi: contratto aziendale per i futuri assunti e ‘pagellina’.

Il primo riguarda “l’ipotesi di superamento integrale dell’applicazione del contratto aziendale ai futuri assunti – come spiega un comunicato firmato dalle Rsu aderenti alla Filcams di Ferrara e Modena -, almeno fino all’aprile 2012. Se confermata tale ipotesi renderebbe impossibile la sottoscrizione di un accordo, perché rischierebbe di sancire un doppio regime strutturale tra vecchi e nuovi assunti, nel tempo mettendo in discussione anche la condizione degli attuali occupati”.

Il secondo tema “inaccettabile” è quello “dell’introduzione di parte dei principi ispiratori del sistema delle cosiddette pagelline (sorta di 

sorta di meccanismo di verifica interno con esiti premiali, ndr”.

Anche se rimangono alcuni attriti, qualche passo in avanti nella trattativa è stato fatto, tanto da “rendere possibile – annuncia la Rsu – la sospensione dell’iniziativa di sciopero indetta a livello nazionale”. Sospensione, e non revoca, precisa il sindacato, “in attesa che l’incontro già programmato per il 10 gennaio a Roma produca i suoi auspicabili frutti”.

“Se la situazione è cambiata e migliorata – rivendicano le Rsu – ciò è avvenuto in primo luogo per la straordinaria mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che in massa hanno partecipato alle assemblee sindacali, a Modena e Ferrara. Se vi erano dubbi sull’opinione che ha la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori Coop, rispetto  al sistema delle “pagelline”, oggi quel dubbio non esiste più. Con rare eccezioni nelle affollatissime assemblee si è registrata la piena condivisione del nostro dissenso rispetto alla proposta “ultimativa” comunicata dall’azienda il 23 novembre”.

Una condivisione di cui Coop Estense deve prendere atto, aggiunge il comunicato, per “iniziare con il sindacato la ricerca e la costruzione di soluzioni condivise ed innovative. Confidiamo si apra ora una fase nuova, dove si possa ragionare assieme di come ricostruire i gruppi di lavoro, di come migliorare il clima aziendale, di come ricostruire la partecipazione dei lavoratori alle sorti dell’azienda. Confidiamo si possa ragionare assieme di come ridurre la precarietà, di come migliorare la qualità del lavoro e di come migliorare le condizioni economiche di tutte e di tutti. Se invece questo non avverrà – conclude la nota -, a partire dal 10 gennaio, la responsabilità ricadrà tutta sulle spalle del gruppo dirigente di Coop Estense”.

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