Spal
3 Febbraio 2023
Presentato il neo acquisto biancazzurro: "Io sono nato pronto. Se riusciremo a ottenere 3-4 vittorie consecutive, e ne abbiamo il potenziale, possiamo tornare in lotta"

Spal, il giorno di Nainggolan: “Ecco come De Rossi mi ha convinto”

di Redazione | 8 min

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Ieri è stato il giorno di Radja Nainggolan. Il centrocampista belga, grande colpo della Spal del mercato di gennaio è stato presentato allo stadio Paolo Mazza e ha rivelato come De Rossi sia riuscito a convincerlo a venire a Ferrara.

Le parole di Tacopina e Lupo

Il primo a prendere la parola è stato il presidente biancoazzurro Joe Tacopina, in collegamento da New York: “Voglio dare il benvenuto a Radja nella famiglia Spal. E’ fantastico essere qui oggi a presentare un giocatore come lui. Qualche giorno fa quando si è iniziato a parlare di lui pensavo fosse uno scherzo, invece parlando con Daniele (De Rossi ndr) ho capito che era tutto vero e la trattativa si è chiusa molto velocemente. Voglio ringraziare tutte le parti coinvolte, mister De Rossi, l’area tecnica e Radja e il suo agente che sono stati esemplari nella trattativa. Oggi è il giorno di Radja, voglio solo dire che la nostra stagione inizia sabato. E’ uno dei giocatori più rappresentativi ad avere vestito questa maglia, averlo con noi ci darà una grande mano e sono sicuro che potremo fare cose speciali con lui. Già in questi giorni ho potuto capire la sua importanza all’interno dello spogliatoio, porta l’esperienza di tante partite giocate ai massimi livelli come la Champions League. Contiamo moltissimo su di lui e voglio ringraziarlo ancora per essere qui”.

E’ stato poi il turno del dg spallino Fabio Lupo, che ha dato il benvenuto al nuovo acquisto: “Voglio dare anch’io il benvenuto a Radja, è una giornata speciale. Ringrazio lui per la disponibilità e l’entusiasmo dimostrati, chiaramente è stato fondamentale il rapporto che ha con mister De Rossi e questo lo ha portato ad avere questo entusiasmo. E’ molto bello che si sia messo a disposizione, avrebbe potuto aspirare a categorie differenti, o ad andare a guadagnare soldi in giro per il mondo, non gli sarebbero mancate le offerte, lo ha fatto per se stesso e per De Rossi e lo farà per noi. Un ringraziamento a lui e al suo agente Alessandro Beltrami per la grande disponibilità per chiudere al meglio la trattativa”.

Le dichiarazioni di Nainggolan

La parola passa poi all’uomo del giorno. Nainggolan spiega come De Rossi lo abbia convinto: “Io il presidente lo conoscevo già dai tempi di Roma, Daniele un mese e mezzo fa quasi scherzando mi aveva chiesto di venire a dargli una mano. Neanche io avrei pensato di essere qui oggi, ma con Daniele abbiamo giocato insieme 5 anni, abbiamo vissuto tante battaglie in campo, abbiamo stretto un’amicizia importante, per cui le sue parole mi sono rimaste nella testa. So che lui si ispira al gioco di Spalletti, in campo con lui mi sono sempre divertito per cui ho deciso di accettare la sfida. Il presidente mi ha parlato e mi ha convinto, ha fatto un grande sforzo per questa società, se si ha entusiasmo poi trovare una soluzione tra le due parti è abbastanza semplice”.

Al “Ninja” è stato chiesto che De Rossi ha ritrovato come allenatore: “Io sono arrivato da tre giorni. Lo ritrovo un po’ ingrassato (ride ndr), anche come giocatore diceva quello che pensava, così come da allenatore anche se in un altro modo, poiché quando sei allenatore devi spronare sempre e farti seguire dal gruppo. Penso che stia riuscendo a trasmettere i suoi valori a questa squadra, poi alcune volte i risultati sono arrivati, altre meno. Anche da giocatore era un allenatore in campo e mi ha insegnato tante cose, ora è alla sua prima esperienza in panchina e lo dovrò aiutare ad arrivare a un traguardo importante”.

Il centrocampista belga ha parlato poi delle tempistiche per vederlo in campo: “Io sono nato pronto, posso giocare, poi decide il mister. I risultati devono arrivare il prima possibile, come ho detto al presidente a me piace guardare avanti e quindi guardo ai playoff, però dobbiamo anche pensare che i playout sono vicini. Non ho paura di guardare dietro, però ho sempre giocato per stare davanti quindi guardo avanti”.

Sul perché si dovrebbe “avere paura” di lui o non averne: “Sono i giornalisti che scrivono queste cose, io sono un ragazzo semplice. Nell’arco della mia carriera ho avuto tantissime amicizie nel calcio e se si stringe un rapporto di amicizia è perché piaccio come persona. Poi ad altri posso non piacere ma io per i miei compagni sono sempre andato in guerra e mi sono sempre aspettato lo stesso da loro. C’è sempre stato rispetto reciproco. E’ stato detto che sono uno spacca-spogliatoi ma questo non è mai successo, ancora oggi sento compagni del Piacenza con cui ho giocato ad inizio carriera”.

Sulle origini del soprannome Ninja: “Me lo hanno dato per i tratti orientali e per il mio stile di gioco e per la mia scivolata, che avevo ad inizio carriera. Mi è sempre piaciuto come soprannome, mi è stato dato a Cagliari e poi mi hanno sempre chiamato così”.

Nainggolan ha poi smentito un interesse del Cagliari per lui: “Mai sentito nessuno”.

Poi una battuta su Ferrara: “Sono qui da 4 giorni, voglio prima di tutto trovare una casa. E’ una città molto tranquilla, vedo tante biciclette, quando sono arrivato con un’auto molto grande mi sono sentito spaesato. Questa tranquillità può fare bene anche allo spogliatoio. Ma qui a Ferrara non fanno figli? Perché tutte le case che trovo hanno solo due camere (ride ndr)”.

Il nuovo acquisto ha poi parlato della posizione nella quale potrebbe venire impiegato: “Ho corso abbastanza in passato, oggi devo mettere qualità, per la quantità ci sono i ragazzini che corrono. Scherzi a parte io sono a disposizione, vedendo questa squadra anche contro il Cagliari ha fatto un ottimo primo tempo mentre nel secondo sembrava un po’ intimorita. E’ una squadra con tanti ragazzi giovani che possono non avere ancora l’esperienza per restare 90 minuti in partita e un altro mio compito in campo sarà quello di dare una mano al mister per indirizzarli nel modo giusto”.

“Ci sono mille cose che vorrei trasmettere ai compagni – ha proseguito – io penso che il mio ruolo in spogliatoio debba essere quello di farli stare bene, è un gruppo molto unito. Devo far capire ai ragazzi giovani che cosa possono dare. Mi piace molto Prati ad esempio, è un giocatore molto giovane su cui il mister sta lavorando molto. Questi ragazzi devono capire di poter essere giocatori importanti anche se ancora giovani”.

Sul contributo che può dare in fase offensiva: “Penso che questa squadra abbia bisogno di rifinitori, è molto organizzata nel concedere meno agli avversari rispetto ad inizio campionato e penso che il mio innesto e quello di Feftatzidis possano portare esperienza e contribuire a fare la differenza in avanti”.

Sui nuovi compagni: “Personalmente non li conoscevo, ho incontrato Alfonso qualche volta in vacanza a Cagliari, conosco Pomini di nome ed alcuni altri. Ho trovato però ragazzi giovani che mi hanno accolto benissimo e ci possiamo dare una mano reciproca in questa avventura e questa è la cosa importante”.

Il nuovo centrocampista biancoazzurro ha poi fatto un raffronto sulla Serie B attuale e quella che ha lasciato lui 15 anni fa: “Io ho visto soprattutto le partite del Cagliari. Io penso che il livello non sia quello di 15 anni fa, perché all’epoca c’erano giocatori che poi hanno fatto la differenza anche in Serie A, però ci sono tanti giovani interessanti. C’è molta intensità ma io sono tranquillo e sereno e sono qui anche per ritrovare entusiasmo nel calcio che in alcuni momenti avevo perso anche a causa del giudizio di giornalisti e persone esterne che danno troppa importanza a quello che succede fuori dal campo e questo mi è dispiaciuto molto. Io ho sempre vissuto la mia vita come una persona normale”.

Su come De Rossi si ispiri a Spalletti il centrocampista belga ha poi approfondito: “Il suo calcio si ispira a quello di Spalletti, gli piace far giocare le sue squadre. Lo ha sempre detto e stravede per Spalletti come stravedo io, il Napoli quest’anno sta dominando e lui ha sempre cercato di giocare un bel calcio. E credo che Daniele voglia arrivare a dare spettacolo come tecnico. Al momento non sto ancora pensando di imparare qualcosa da lui come allenatore, sono ancora un giocatore integro e non sto pensando a possibili scelte future”.

Nainggolan ha infine espresso un giudizio sulle potenzialità della Spal e sulle possibilità di rientrare nella corsa playoff: “Nelle scorse settimane ho parlato con Pavoletti, con cui ho un legame forte, che è a Cagliari. All’inizio erano in difficoltà e fino a poche giornate fa erano in una situazione di classifica non molto migliore di quella attuale della Spal. Io gli ho detto che con qualche vittoria sarebbero tornati in zona playoff e così è stato. Penso che se riusciremo ad ottenere 3-4 vittorie consecutive, e ne abbiamo il potenziale, possiamo tornare in lotta. Prati, di cui parlavo prima, e tutti gli altri giovani di qualità che abbiamo possono essere di grande aiuto”.

In chiusura un pensiero su Pioli, l’allenatore che lo ha lanciato: “E’ un bravissimo allenatore e una bravissima persona, sono ancora in contatto con lui e ho sempre pensato che sarebbe diventato un gradissimo allenatore. Adesso sta attraversando un momento complicato ma sono sicuro che con la sua eleganza ne saprà uscire nel migliore dei modi come ha sempre fatto”.

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