Da sinistra Scardino, Trombini e Volta
È stata quasi una ‘reunion’ tra artisti ferraresi quella di mercoledì sera alla galleria del Carbone (di via del Carbone 18). Diversi pittori e scultori di Ferrara (Maurizio Bonora, Paola Bonora, Daniela Carletti, Gianni Cestari, Nando Stevoli, Vito Tumiati, Paolo Volta) hanno infatti posato faccia a faccia con i loro ritratti, realizzati da Giuliano Trombini – pittore esso stesso, cartellonista, grafico pubblicitario originario di Tresigallo – insieme a quelli di altri circa 40 protagonisti della storia dell’arte ferrarese tra otto e novecento.
“Un viaggio attraverso due secoli di arte a Ferrara, per invogliare a scoprire, riscoprire, approfondire un percorso affascinante e ricchissimo della nostra città”, l’ha definito Trombini. Ha così aperto i battenti al pubblico la mostra “Cento autori”, un omaggio all’arte, che rimarrà aperta nello spazio espositivo di via del Carbone 18 fino al 12 febbraio. E domenica 5 febbraio, negli stessi locali, Trombini presenterà anche un libro-taccuino, che invece di ritratti (con lo sfondo delle opere più famose) ne contiene cento, tanto che la pubblicazione si intitola “Cento artisti ferraresi” ed è edita da La Carmelina. Il volume è a cura dello storico dell’arte Lucio Scardino.
Mostra e libro sono così “un grande tributo all’arte ferrarese”. Nel complesso sono rappresentati nomi come Antonioni, Rambaldi, Boldini, De Pisis, Mentessi, Ferraguti, Funi, Previati, Minerbi, fino ai nostri giorni, con un particolare omaggio riservato a Gianfranco Goberti e Silvano Cavicchi, i due artisti scomparsi negli ultimi giorni e che, nel corso della presentazione, sono stati ricordati con parole commosse e di profondo affetto. Proprio ieri si è tenuta la cerimonia funebre di Silvano Cavicchi, alla Certosa. Era presente anche l’assessore Marco Gulinelli, che ha rivolto le proprie condoglianze ai figli Riccardo e Claudia.
Dall’altare Scardino ha ricordato “il decano degli artisti ferraresi”, facendo memoria “della sua instancabile voglia di creare”, della “recente riscoperta delle sue opere”, delle diverse fasi che hanno attraversato il suo percorso artistico, “da quella impressionista, alla nuova figurazione fino all’astrattismo geometrico”.
Due quadri erano in chiesa, l’uno dedicato a Michelangelo Antonioni, che è stato esposto al Padiglione di arte contemporanea nell’estate scorsa per la mostra “La città del silenzio. Artisti ferraresi per Antonioni” e un altro dedicato a San Sebastiano, che è stato esposto a marzo 2022 alla galleria IdeArte di via Terranuova 41.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com