Lettere al Direttore
2 Febbraio 2023

Comitato Caldirolo Libera. Tre domande all’assessore Balboni

di Redazione | 2 min

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Gentile assessore Balboni,

non sapendo se nel corso del seminario “Il cambiamento climatico nelle città e il ruolo della pianificazione urbana e delle soluzioni basate sul naturale” al pubblico verrà permesso di parlare, avremmo redatto in questa lettera aperta alcuni degli argomenti su cui ci piacerebbe interloquire con lei.

Alla luce degli allagamenti occorsi il 19 agosto 2022 che hanno arrecato notevoli danni in quartieri ed ampie zone della città, con l’acqua che arrivava alle ginocchia, cantine, negozi, autorimesse allagati e cavalcavia praticabili solo in canoa; alla luce del fatto che i fenomeni metereologici che producono questi danni alla città di Ferrara, considerando i cambiamenti climatici in atto, non hanno più carattere di eccezionalità; tra l’altro
fenomeni e danni simili si sono verificati più volte anche prima che si instaurasse la sua giunta e ora, tutto fa pensare, che in futuro saranno più frequenti; visto che il comune di Ferrara è partner del progetto europeo USAGE, all’interno del quale è stato organizzato questo seminario, con l’obiettivo esplicito di “espandere gli spazi verdi, mitigare le isole di calore e gli eventi di inondazione improvvisa”, non capiamo il suo appoggio
personale al progetto Fé.ris.

Per quanto è trapelato, in questo progetto:

1- vengono impermeabilizzati con cemento e asfalto oltre 15000 metri quadri di un campo agricolo sito tra via Turchi e via Caldirolo. Campo a ridosso delle mura, 1,5 metri sotto il livello stradale, che nelle ultime cosiddette “bombe d’acqua” si è comportato quasi come un’area di golena.

2- un’ampia area, adiacente al vallo sud delle mura a ridosso del baluardo dell’Amore verrebbe convertita in un parcheggio, anziché in una addizione verde al parco delle mura, considerando che i presupposti qualificanti del Progetto Mura erano liberare tutte le aree a ridosso delle mura
e realizzare un sistema unitario composto da mura, vallo, terrapieni e aree agricole periurbane. Come potete calcolare un’area che diventerà un grande parcheggio tra le aree che dichiarate di voler depavimentare? Sarà un prato/parcheggio?

3- Nell’area della ex-caserma Pozzuolo del Friuli, oltre ad aggiungerci edifici per migliaia di metri cubi e una piazza che non c’è mai stata, non si è pensato di deimpermeabilizzare l’intera area e allestire un’ampio spazio verde, prolungamento del giardino di Schifanoia e memoria degli orti
dell’antico convento di San Vito, come si estendeva in quella porzione urbana prima della costruzione della caserma nel Novecento.

E poi, cosa c’entra quella piazza con quel quartiere? Volete farla diventare il centro della movida universitaria? Davvero è questa la pianificazione urbana con soluzioni basate sul naturale a cui pensavate?

Comitato Caldirolo Libera
caldirololibera@gmail.com

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