Argenta
2 Febbraio 2023
L'ex dirigente del ramo “Fabbriche” si è spento a 77 anni. L'ex patron del colosso: "Era un uomo dalla grande umanità, umile e disponibile"

Coopcostruttori, scomparso Dal Pozzo. Il cordoglio di Donigaglia

di Redazione | 3 min

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Argenta. Il suo nome è legato a doppio filo, nella buona e cattiva sorte, alla Coopcostruttori. E, ormai alla fine della sua carriera professionale, alle sue vicende giudiziarie, da cui ne è comunque uscito senza condanne con una sentenza definitiva emessa dalla Corte di Cassazione.

Ecco in pillole i fatti più salienti della vita professionale di Giorgio Dal Pozzo, dirigente del ramo “Fabbriche” gestito dal colosso cooperativo edile e delle infrastrutture. Vale a dire in particolare Cercom di Comacchio e Felisatti di Ferrara. Che, come spiega in sintesi il patron Giovanni Donigaglia, “col suo apporto si sono rimesse in moto, dopo gli stop e i dissesti. E che poi si sono dimostrate produttive per anni”.

Della Coopcostruttori tra il 1997 e il 2003 Dal Pozzo ne è stato anche vicepresidente, coronando 25 anni di attività, avendo iniziato lì la sua carriera nei lontani anni ’70. La sua scomparsa, avvenuta a 77 anni la notte scorsa in un letto dell’ospedale Mazzolani-Vandini, dove era ricoverato, lascia nel dolore i figli e nipoti.

Ma soprattutto la moglie Biagia Cobianchi, ex insegnante e assessore alla cultura e pubblica istruzione in giunta con l’allora sindaco Andrea Ricci, nonché impegnata oltre che politicamente tra le fila del maggior partito della sinistra, anche come esponente del sindacato pensionati pi-Cgil, e attiva nel mondo della scuola e del volontariato. Un campo questo in cui ha avuto spesso al suo fianco il marito: Giorgio Dal Pozzo appunto.

Innumerevoli le parole e i messaggi di condoglianze giunti alla famiglia.

Oggi (giovedì 2 febbraio) le esequie. Alle 15 la salma, composta per la veglia nella camera ardente del nosocomio argentano, verrà trasportata in duomo. Al termine della messa di suffragio e della benedizione di rito, verrà instradata verso l’impianto di cremazione, a Molinella.

Dal Pozzo, figura di rilievo del movimento cooperativo, ha gestito anche altre fabbriche controllate dalla Costruttori: fornace laterizi e ceramiche di Filo, officine meccaniche. Con altri dirigenti e membri del cda, accusati dei reati che avrebbero portato al crac finanziario, ha condiviso momenti belli e bui della coop, insieme oltre che a Donigaglia, a Renzo Ricci Maccarini direttore amministrativo e Beppe Verlicche responsabile del
comparto d’impresa e del core business aziendale.

“Dal Pozzo – aggiunge Donigaglia – lavorava molto. Era uomo dalla grande umanità, umile, disponibile. Capiva i problemi, li sapeva affrontare e risolvere nonostante anche notevoli difficoltà che riusciva a superare con forte impegno e capacità. Doti con le quali ha contribuito allo sviluppo della cooperativa”.

Profondo cordoglio lo ha espresso anche il suo difensore: l’avvocato Gian Luigi Pieraccini di Ferrara. “Dal Pozzo – spiega il legale – era come un soldatino che ha portato avanti con estrema convinzione la sua missione, i valori fondanti della cooperazione. Con lui se ne va una persona per bene. Un gran lavoratore, dai sani principi. La sua scomparsa mi ha toccato nel profondo. Andrò al funerale. Tra i miei ricordi spiccano quegli interi pomeriggi trascorsi con lui a studiare e rileggere con la massima dedizione le carte processuali”.

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