Politica
31 Gennaio 2023
Per la maggioranza un “indegno spettacolo diseducativo”. Il Pd: “Qui dentro non si fanno processi”

Caso Ariosto. Ferrara Nostra chiede odg urgente, bocciato

di Redazione | 2 min

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Francesca Savini, capogruppo di Ferrara Nostra

Un “indegno spettacolo diseducativo”, “ispirato da un furore ideologico capace di stravolgere la realtà dei fatti”. Definiscono così i gruppi consiliari di Ferrara Nostra, Lega, Forza Italia e Ferrara Cambia il comportamento di Manuela Macario in occasione dell’assemblea degli studenti dell’“Ariosto” dello scorso 23 gennaio.

E per questo in consiglio hanno chiesto di discutere e votare con urgenza un ordine del giorno per manifestare “sostegno al personale docente dell’istituto scolastico”, affermare “la necessità che l’istituzione scolastica, mentre giustamente si apre ad ogni positivo

impulso della società civile, si adoperi per ottenere con la compartecipazione degli studenti, il rispetto della privacy, della individualità e dei liberi convincimenti di ciascuno” e spingere affinché “i dirigenti scolastici possano avvalersi dello strumento del “consenso informato” (una forma di informazione preventiva da fornire, e far sottoscrivere, alle famiglie dei ragazzi interessati da contributi di docenti esterni)”.

Per i gruppi di maggioranza “un’esperta professionista e portatrice di sapere nella lotta contro le discriminazioni dovrebbe avere la lungimiranza di fare un passo indietro quando comprende di aver “urtato” la sensibilità altrui ( a torto o a ragione) e magari cercare di mediare l’accaduto fornendo il buon esempio, anziché fomentare lo scontro”.

Il documento presentato poco prima del consiglio sottolinea che chiedere ai ragazzi di alzarsi in piedi “nel caso fossero persone LGBTI+ o avessero parenti o amici LGBT+” sarebbe una “domanda era tesa ad indagare le preferenze sessuali degli interrogati (o dei loro familiari ed amici), risultando lesiva della privacy dei soggetti cui è stata rivolta, dal momento che l’oggetto è tema sensibile, attinente la sfera privata dell’individuo”.

La capogruppo di Ferrara Nostra chiedeva di portare la questione in consiglio, in quanto “luogo deputato alla discussione su temi di così importanza per la cittadinanza”.

In aula le ha risposto Ilaria Baraldi del Pd, contestando le modalità con cui è stata posta l’urgenza. “E’ un avvenimento interno all’istituto scolastico – ha spiegato – sul quale sono stati avviati approfondimenti da parte del provveditorato e non crediamo che la politica, già troppo spesso presente in modo estremamente invasivo nella vita delle persone, debba intervenire con carattere di urgenza su qualcosa ancora sotto il dovuto approfondimento”:

A parte giudicare il testo “intriso di furore ideologico”, Baraldi ha sostenuto che si tratta di “argomenti che attengono alla libertà delle giovani persone che frequentano le scuole superiori e le modalità con cui gli adulti mettono queste giovani persone nelle condizioni di apprendere ed esprimere meglio le loro libertà”.

Di qui il suggerimento di “discutere questi argomenti nell’apposita commissione pari opportunità: qui dentro non si fanno processi come già in altre occasioni è toccato ricordarvi”.

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