Goro
25 Gennaio 2023
Rassicurazioni sono arrivate dall'assessore Mammi: "Fenomeno conosciuto. La presenza di questa specie è stata significativamente inferiore rispetto agli anni passati"

Noci di Mare, Mastacchi interroga la Regione sulla situazione nella Sacca di Goro

di Redazione | 3 min

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Marco Mastacchi (Rete Civica)

Goro. Un question time del consigliere regionale Marco Mastacchi ha chiesto l’attenzione e la rassicurazione di intervento da parte della Regione sul propagarsi della specie “noci di mare”, altamente invasiva e pericolosa per l’ambiente ittico, soprattutto nella Sacca di Goro, ambiente fragile e delicato per definizione.

“Il loro corpo allungato completamente trasparente e privo di tentacoli esterni – ha spiegato il consigliere regionale – contiene acqua al 97%. Capace di sopportare variazioni termiche comprese fra 6 e 31 °C, e salinità fra il 3% e il 38% anche se esemplari adulti sono sopravvissuti con temperature dell’acqua di 4.5 °C , è una specie ermafrodita completa, in grado di autofecondarsi e le stesse fasi larvali possono divenire fertili e riproduttive. Gli adulti possono produrre fino ad 8000 uova in una notte. Specie carnivora, consuma zooplancton, crostacei e uova e larve dei pesci. A volte mangia piccoli individui della propria specie. Per queste sue caratteristiche è stata inserita nella lista delle 100 specie invasive più dannose al mondo“.

Mastacchi ha messo in guardia: “Rappresentano una minaccia per la pesca in quanto divorano uova e pesci piccolissimi, impoverendo le acque e sottraendo cibo ad altri pesci come acciughe e sardine. Il risultato è un’alterazione dello sviluppo della catena alimentare. Sono potenzialmente dannose anche per il turismo, in quanto, per la loro somiglianza alle meduse, pur se non urticanti e dunque non pericolose per l’uomo, non risulta piacevole tuffarsi in acque piene di questi organismi. Abbiamo sempre meno seme di vongole autoctone e i cambiamenti climatici e l’arrivo di merce e navi dall’altra parte del mondo, non aiuta a mantenere un perfetto equilibrio nel corso del tempo nella Sacca di Goro”.

Mastacchi ha così chiesto alla giunta se fosse al corrente del problema e quali fossero gli interventi che intende mettere in campo nell’immediato per arginare la minaccia alle nostre vongole, considerato che il reiterato blocco delle concessioni e quindi anche la non lavorazione del terreno provoca comunque un non controllato aumento delle proliferazioni algali sempre più aggressive. L’assessore Mammi ha risposto confermando che il fenomeno è conosciuto da diverso tempo dalla Regione.

Dai dati raccolti nell’estate scorsa la presenza di questa specie nella Sacca di Goro è stata significativamente inferiore rispetto agli anni passati. La presenza della specie va comunque tenuta monitorarata e non deve essere sottovalutata soprattutto nella Sacca di Goro, ambiente per sua definizione fragile. Va continuato il lavoro di monitoraggio e verifica ma anche di ricerca per contrastare la proliferazione della specie e, in caso di peggioramento della situazione, la Regione si attiverà anche nei confronti del Governo Nazionale.

Mastacchi ha commentato: “È bene che la Regione abbia un focus sempre attivo e la raccomandazione che viene dal territorio è che la Regione si trovi pronta ad agire se si supera la soglia dalla quale non c’è più ritorno”.

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