Goro
12 Gennaio 2023
La pm Cavallo ha nominato ufficialmente due consulenti tossicologi per capire la cause che hanno portato al decesso di Elia Ricci

Morte improvvisa del giovane culturista, conferito l’incarico per esaminare droghe e sostanze dopanti

di Redazione | 2 min

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A esaminare la droga e le sostanze dopanti sequestrate dai carabinieri nella palestra frequentata dal giovane e nell’ambulatorio del fisioterapista, oltre che esperire le analisi sui liquidi corporei, saranno il professor Roberto Testi dell’Istituto di Medicina Legale di Torino e il dottor Enrico Gerace del Centro Antidoping di Torino.

Elia era un culturista e, questo il timore degli inquirenti, potrebbe aver assunto sostanze dopanti dannose per il suo organismo.

A tal proposito, indagati per morte in conseguenza di altro reato sono il gestore di una palestra di Bosco Mesola frequentata da Elia, un uomo di 53 anni, e un fisioterapista di 26.

Nella palestra i Carabinieri di Comacchio e i Nas avevano trovato cocaina e hashish, oltre a numerosi farmaci (senza prescrizioni mediche) e sostanze dopanti. Il titolare, difeso dall’avvocato Denis Lovison, è finito ai domiciliari.

Il fisioterapista, con lo studio nel comacchiese, era invece stato denunciato a piede libero per detenzione di droga e ricettazione. Il professionista è difeso dall’avvocato Andrea Marzola.

I familiari della vittima sono invece assistiti dall’avvocata Tiziana Lionello del foro di Rovigo e dall’avvocato Gabriele Civello del foro di Venezia.

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