Politica
9 Dicembre 2025
Il consigliere del Pd interviene su una Ue che gli appare "sempre più stretta nella morsa ostile di Stati Uniti e Russia"

Nanni sull’Europa: “È ora di svegliarsi e cambiare strada”

di Redazione | 2 min

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“In questi giorni appare evidente come l’Europa sia sempre più stretta nella morsa ostile di Stati Uniti e Russia che preferirebbero un mosaico di staterelli insignificanti a una vera Unione continentale”.

Davide Nanni, consigliere comunale del Pd, interviene su uno dei temi che sta riempiendo le pagine dei giornali nazionali negli ultimi giorni. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che “l’Europa è destinata a scomparire entro 20 anni” e a fargli eco ci ha pensato il suo ex alleato Elon Musk. Il miliardario ex capo del Dipartimento per l’efficienza governativa ha detto che l’Ue “dovrebbe essere abolita e la sovranità restituita ai singoli paesi, in modo che i governi possano rappresentare meglio i loro popoli”.

Una stretta che, dice Nanni, “non è una novità e su questo non posso che dare ragione, in buona parte, al ministro Crosetto: senza una autonoma capacità di difesa e deterrenza militare, anche nucleare, l’Europa non esisterà mai come soggetto geopolitico autonomo”.

“Ma la strada sovranista tracciata dai presunti ‘patrioti’ – aggiunge -, con l’appoggio supino dei conservatori alla Meloni e Von Der Leyen, non porta a nulla: al massimo si tornerà alla vecchia Europa divisa in sfere di influenza russa e americana, che dopo il 1945 ha lentamente accompagnato il declino culturale e politico del nostro continente”.

Per il dem “è ora di svegliarsi e imboccare un’altra strada, immaginata già a Ventotene ottant’anni fa: una Nazione europea libera, forte e unita. Una vera Unione dove gli organismi di governo sono eletti democraticamente su base transnazionale, il bilancio comune sovvenziona un forte stato sociale e la politica estera tutela la libertà continentale da qualsiasi minaccia o ingerenza, sia essa americana o russa o cinese o altra”.

“Un’Europa – precisa – garante di pace e stabilità nel mondo grazie alla sua forza diplomatica, economica e militare. Protagonista di un nuovo e più equo multilateralismo dato che, dal 1990 ad oggi, il peso economico americano è passato dal 27 al 13% del Pil globale”.

“Per questo – conclude – non dobbiamo cedere al bullismo di Putin sull’Ucraina e continuare a reggere il moccolo di Trump nella Nato. È ora di essere veri patrioti europei, perché senza Europa avremo solo un futuro di triste servitù all’orizzonte”.

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