Secondo la segreteria comunale del Partito Democratico di Ferrara, “negli ultimi mesi i ferraresi hanno dovuto affrontare due aumenti pesanti: prima le tariffe dei parcheggi, infilate nel cuore dell’estate quasi di nascosto; ora la Tari, che sale del 13,8%”. A intervenire sono Mirko NIstoro e Laura Trentini della Segreteria del Partito Democratico Comune di Ferrara.

Per il Pd, si tratta di “un’altra stangata che arriva mentre il Comune continua a raccontare una Ferrara ‘virtuosa’ nella gestione dei servizi”. Nella realtà, però, i cittadini segnalano problemi concreti: “i cittadini si lamentano per i rifiuti abbandonati, cassonetti traboccanti, spazzamento irregolare. Quartieri interi segnalano degrado quotidiano. E intanto Ferrara risulta la città più cara dell’Emilia-Romagna per il servizio rifiuti. Un paradosso: paghiamo più degli altri, ma il servizio è peggiore”.

La segreteria Pd evidenzia anche un dato poco conosciuto: “A fronte della sbandierata raccolta differenziata sopra l’80%, una parte rilevante invece finisce comunque negli impianti come scarto. In pratica una quota significativa viene smaltita come rifiuto indifferenziato con costi ancora più alti in denaro ed in salute. Risultato: nessun risparmio vero, solo bollette più care”.

Di fronte a questa situazione, il partito pone interrogativi netti: “Se davvero tutto funziona così bene, perché si continuano ad aumentare le tasse?” e si chiede “questi rincari servono davvero a migliorare i servizi o a coprire altri buchi del bilancio comunale o addirittura ad avvantaggiare Hera spa?”

Il Pd segnala inoltre criticità anche sul fronte dei parcheggi: “Tariffe alzate senza spiegare come verranno utilizzati i soldi da FeTua. Nessun piano di miglioramento, nessuna trasparenza”.

“I ferraresi che pagano le tasse – conclude la segreteria comunale – si meritano risposte, non slogan. E quando le tasse aumentano ma i servizi peggiorano, una domanda diventa inevitabile: chi sta davvero beneficiando di questi rincari?”