Gambulaga. Domenica 30 novembre alle ore 15 chiude la mostra personale “I percorsi digitali di Antibrote”, nelle sale della delizia Estense del Verginese a Portomaggiore, dell’artista ferrarese Florence Brandalesi a cura di Silvia Landi, con la collaborazione, oltre ai rappresentanti istituzionali, di Elena Grinetti e Fabio Messina rispettivamente responsabile delizia Estense del Verginese e genealogista, scrittore e marito dell’artista. Il libro e la mostra vantano i patrocini dell’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura), del Comune di Portomaggiore e di Ama Parco.

Silvia Landi, scrittrice e curatrice della mostra afferma: “La mia gioia è infinita per la disponibilità alle sale espositive della delizia Estense del Verginese per una nuova mostra personale dedicata l’artista ferrarese, Florence Antibrote Brandalesi, dal titolo “Arte e ambiente in dialogo” durante la kermesse di Incontemporanea 2026 Emilia Romagna”.

La mostra personale di Antibrote, visibile sino alle 15 di domenica 30 novembre, è composta di sei opere esposte al piano terra (Magnetosfera, Universi in transizione, Conflagrazione, Ricordi d’Egitto, A casa d’Este e I giardini di Laura) e l’ultima creazione, “A cena con il fantasma”, esposta al secondo piano in un allestimento che ha ricevuto numerosi riscontri tra il pubblico. Inoltre, al primo piano dello spazio espositivo, una sezione speciale è dedicata alla biografia dell’artista attraverso quattordici opere d’arte: Nucleo, Soffio, Supernova, L’Aquilone, l’Orma, Getta le reti, Moto perpetuo, Apocalisse, La vita. Oltre la vita, Gli abissi di Antibrote, Alma, Tempesta emotiva, Rabbia e Introspezione”.

Silvia Landi prosegue: “La sede espositiva valorizza ulteriormente il lavoro di Antibrote e sono lieta della contaminazione degli spazi espostivi, attraverso l’allestimento delle opere di Antibrote in perfetto, equilibro e sintonia con la struttura, in un percorso di ricerca stilistica e valorizzazione dell’arte contemporanea, di estremo stimolo visivo per gli ospiti, che ho incontrato e presenti durante i giorni di apertura della mostra, a Portomaggiore presso la delizia Estense del Verginese”.

La curatrice conclude: “Il titolo della mostra, è volutamente studiato, per rafforzare il percorso nell’arte digitale dell’artista e stimolare il fruitore che visita la mostra. L’arte digitale ha visto sin dai primi anni ’70 numerosi nomi e descrizioni per raccontare il processo utilizzato da artisti nel creare le loro opere d’arte. Il numero degli anni trascorsi, la tecnologia che ha raggiunto notevoli traguardi, la ricerca stilistica di artisti nella storia dell’arte e l’iscrizione del termine artista digitale ha convinto, abbattendo barriere e reticenze, annoverando la disciplina digitale tra le maggiormente apprezzate nel nostro secolo e in parallelo con le arti musicali. Oggi l’arte digitale, al pari della scultura, pittura e disegno si è conquistata consenso e ha vinto la concezione che a realizzare le opere sul mercato non è un computer, definendo che l’artista utilizza il computer per realizzare l’idea, quindi, le opere nascono dalla creatività umana. Tuttavia l’Italia per il digitale, rispetto ad altri paesi, non ha sviluppato la stessa sensibilità ma il mondo del mercato d’arte, ha segnato e promosso mostre ed esponenti dell’arte, come Antibrote, introducendo modalità espressive basate su algoritmi che rendono unica la forma espressiva”.

La chiusura è quindi per domenica 30 novembre alle ore 15 alla delizia Estense del Verginese in via Verginese, 56 a Gambulaga, Portomaggiore. La mostra sarà visitabile nei giorni di sabato 9-13 e 14-17 e domenica dalle 9-13 e 14-15 alla delizia Estense del Verginese.