Prima di tutto sia chiaro un punto: il Partito Democratico non amministra questo Comune, non ha accordi — né sottobanco né alla luce del sole — con nessuno dell’amministrazione Negri. Chi insinua il contrario o non conosce i fatti, oppure gioca deliberatamente a creare confusione.
Secondo punto, ancora più grave: quando un consigliere comunale insinua che un concorso pubblico sia stato manipolato o “tinto di rosso”, senza uno straccio di prova e senza nemmeno conoscere le regole con cui i concorsi vengono svolti, manca di rispetto non al PD, ma ai dipendenti pubblici del Comune di Comacchio.
Uomini e donne che ogni giorno, con professionalità e competenza, garantiscono servizi ai cittadini.
A loro, sì, a loro il consigliere Calderoni dovrebbe chiedere scusa.
Per noi le regole vengono prima di tutto.
Per altri, evidentemente, no.
Per Fratelli d’Italia le regole sembrano valere solo quando fanno comodo, mentre quando non tornano utili scatta la solita forzatura ideologica.
Noi continueremo a parlare di lavoro, servizi, comunità, territorio.
La destra comacchiese invece continua a offrire solo rumorose pagliacciate, utili forse per qualche like ma completamente scollegate dai problemi reali della gente.
E spero davvero — per rispetto delle istituzioni — che le eventuali scuse arrivino da Comacchio, non da Ferrara. Sarebbe bello, almeno una volta, vedere un’assunzione di responsabilità qui, nel nostro territorio, senza dover aspettare che qualcuno arrivi da fuori a mettere ordine.
Noi continuiamo a lavorare seriamente.
Altri, purtroppo, continuano a cercare nemici immaginari.”
Michele Farinelli
Segretario PD Comacchio