Ho letto l’articolo sulla proposta da parte di un gruppo studentesco di intitolare un’aula dell’Università di Ferrara ad un tale Kirk.
Vista la mia età ho pensato che si trattasse di Kirk Douglas famosa star di Hollywood che fra le altre interpretazioni ha dato vita alle sembianze di Spartaco, il gladiatore originario della Tracia, che ha lottato per la libertà e l’emancipazione degli schiavi contro la prepotenza dell’impero romano. La cosa mi è sembrata carina visto il mitico personaggio e quanto rappresenta nell’immaginario collettivo.
Poi ho approfondito ed ho appreso che il Kirk in oggetto era un giovanotto americano di nome Charlie che è stato ucciso durante un comizio in USA. Pur deprecando ogni forma di violenza, il fatto non mi ha particolarmente meravigliato, visto la facilità con cui le persone si procurano le armi in quel paese.
Lo stupore, invece, è sorto quando ho letto alcune affermazioni del Charlie: i ragazzini fin da piccoli dovrebbero assistere alle esecuzioni capitali in tv, così imparerebbero a comportarsi bene, ogni forma di aborto è un omicidio, gli immigrati e i negri sono la rovina del paese, così pure gay e simili, le femmine hanno un cervello inferiore a quello dei maschi e così via con altre amenità di questo tipo. Al che mi sono domandato se davvero degli studenti che un giorno saranno la classe dirigente del nostro paese voglio dedicare un’aula a questo signore. L’unica spiegazione possibile è che è stato confuso il Charlie con Spartaco. Pertanto mi permetto un consiglio.
Nella futura targa d’ingresso all’aula ci si scritto “ In ricordo di Kirk”, poi aperta parentesi “Spartaco”. Chiusa parentesi.
Andrea Benetti
(vecchio insegnante, stupito)