“Un’aula studio dedicata a Charlie Kirk? Crediamo che per l’Università di Ferrara e i suoi studenti non sia la priorità”. Una nota dei Giovani Democratici di Ferrara e dell’Emilia Romagna esprime chiaramente la posizione della giovanile del Pd in merito alla proposta di Azione Universitaria di intitolare a Unife un’aula a Charlie Kirk.

A prendere posizione anche Adi Ferrara, Flc Cgil e Udu Ferrara. “La proposta – ha detto Sofia Gualandi (Adi) -, estremamente divisiva, è stata formulata a scopo puramente propagandistico. A Unife non servono nuovi nomi di aule, ma aule aperte, accoglienti e accessibili per studenti e studentesse, ricercatrici e ricercatori, lavoratrici e lavoratori. Le organizzazioni studentesche dovrebbero rappresentare i bisogni formativi, sociali, e abitativi concreti della comunità studentesca locale, evitando di alimentare inutili divisioni per mascherare l’inefficacia della propria azione sugli altri piani”.

“Si tratta – ha aggiunto Maurizio Santi (Flc Cgil) – di una proposta per nascondere sotto il tappeto il nulla che Azione Universitaria sta facendo per studentesse e studenti dell’ateneo ferrarese”.

I Giovani Dem la definiscono una “proposta assurda” e il loro è un “no secco” come quello “di chi, nella comunità studentesca Unife, rifiuta questa goffa trappola ideologica per cui un estremista politico, in ragione di una morte ingiusta che condanniamo, debba diventare un simbolo di dialogo e democrazia”.

Come ribadito anche da Unife si tratta di una proposta del Consiglio degli studenti che “è da qualche anno a trazione di liste e sindacati universitari di destra”.

“Quindi – ribadiscono – non è affatto vero, come riporta anche qualche articolo, che la nostra Università avrà una aula dedicata a Kirk. Impossibile non solo perché gli organi deliberativi non si sono pronunciati (senato accademico e Cda), ma anche proprio per ragioni tecniche quale il recente avvenimento”.

I Giovani Democratici in questo no sanno “di non essere soli”. “LinkFerrara – spiegano – ha difeso questa posizione in ogni luogo a partire dal Consiglio degli studenti, e per questo ci teniamo a ringraziarli per aver rappresentato il sentimento di molte e molti di noi”.

Ribadiscono che “ridurre la democrazia al mero contraddittorio non rende onore al termine stesso”. Spiegano come “a fondare la democrazia, la nostra democrazia, ci sono anche valori di solidarietà e rispetto che conoscono radici profonde: radici resistenti e partigiane”.

“Limitarci a una bocciatura – aggiungono – ci sembra però antipatico. Perciò invitiamo Azione Universitaria a riscoprirsi davvero ‘patrioti’ e a cercare nella storia del nostro Paese figure meno divisive (magari partendo da persone che non fossero apertamente antiabortiste, misogine o razziste), e più coerenti con i valori possono accomunarci, a cui dedicare le aule studio di tutte e tutti gli studenti di Unife”.

“Qualche idea? – domandano – Dalle staffette partigiane alle più alte espressioni della società civile fiorite anche in tempi recenti, passando per le donne e gli uomini che hanno costruito ‘ponti’ e dedicato i loro sforzi a splendide lotte nonviolente”.