Cento. Dopo le preoccupazioni espresse dal Comitato Cittadini in Soccorso all’Ospedale di Cento, che nei giorni scorsi aveva denunciato il “declassamento” della Terapia intensiva del Santissima Annunziata, l’Azienda Usl di Ferrara interviene con una nota ufficiale per “ripristinare un quadro veritiero della situazione, con dati a supporto”.
Il Comitato aveva parlato di “una riduzione dei posti effettivamente attivi”, sostenendo che “sono operativi solo uno o due posti di intensiva e gli altri di subintensiva”, e aveva denunciato “un calo drastico degli interventi nel reparto di Chirurgia, ormai limitato a operazioni di media e bassa difficoltà”. Nella loro presa di posizione, i cittadini avevano parlato apertamente di “un disegno politico di depotenziare gli ospedali periferici a favore della mega struttura di Cona”, invitando la comunità a “reagire pacificamente ma in maniera risoluta”.
La replica dell’Azienda sanitaria, tuttavia, smentisce punto per punto tali affermazioni. “All’Ospedale di Cento ci sono, da sempre, 3 posti letto di Terapia intensiva e 3 di unità coronarica”, precisa la Direzione, sottolineando che “negli ultimi anni l’indice di occupazione totale di questi 6 posti letto si è assestato intorno al 60%”.
Da un’analisi clinica, aggiunge l’Ausl, “solo il 25% di quel 60% aveva necessità di supporto intensivo con requisiti clinici per occupare un posto letto di Terapia intensiva, mentre gli altri avevano quadri clinici che avrebbero potuto ricevere la necessaria ed ottimale assistenza in ambiente subintensivo”.
La riorganizzazione avviata la scorsa estate, dunque, non avrebbe comportato una riduzione di servizi, ma “una diversa disposizione del personale, condivisa con tutti i direttori delle Unità operative, tale da assistere ottimamente i ricoverati nei sei posti letto sulla base delle effettive necessità assistenziali”, mantenendo “tutta la dotazione tecnologica per l’assistenza intensiva, che può essere utilizzata in caso di necessità”.
Secondo l’Ausl, i risultati parlano chiaro: “Nessun intervento chirurgico programmato o urgente è stato rinviato e nessun paziente è stato trasferito per cause anestesiologiche e/o mancanza di posto letto in Terapia intensiva multidisciplinare”. Anzi, i dati mostrano un aumento dell’attività chirurgica: “Gli interventi eseguiti in regime di ricovero ordinario e day service sono passati da 1.969 a 2.141 (+8,7%) e quelli in urgenza da 255 a 312 (+22,3%)”. Nel dettaglio, “gli interventi di Chirurgia Generale sono aumentati del 12,2%, quelli di Ortopedia e Traumatologia del 3,4%”.
Per l’Azienda, si tratta del segno che “le modifiche organizzative adottate hanno determinato un aumento degli interventi chirurgici e nessun ‘declassamento’”. Inoltre, vengono ricordate “tecniche innovative che permettono di ridurre i tempi di ricovero garantendo risultati migliori e aumentando la disponibilità dei posti letto per più pazienti”.
Infine, la Direzione rivolge un appello al senso di responsabilità collettivo: “Chiediamo a tutti coloro che davvero hanno a cuore il futuro dell’Ospedale di Cento di non diffondere informazioni parziali o non completamente veritiere, perché questi comportamenti danneggiano i cittadini, disorientandoli e minando la fiducia nei servizi realmente erogati”.
Conclude l’Ausl: “Ogni decisione organizzativa è presa nell’esclusivo interesse della salute della popolazione e nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza”.
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