Il Comune di Ferrara e l’Università di Ferrara si uniscono per instaurare una nuova collaborazione orientata a promuovere, nei cittadini, una nuova ‘cultura della perdita’, più empatica e consapevole. Si chiama “Uno sguardo al cielo” ed è un progetto nato nel 2011, che con la sottoscrizione della convenzione tra Comune e Università si rafforza nella volontà di favorire spunti di riflessione che inevitabilmente attraversano la vita di ognuno, come la morte e l’elaborazione del lutto.
Le attività progettuali saranno potenziate grazie ad un accordo, innovativo, che lega l’Amministrazione comunale con il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione dell’Università degli Studi di Ferrara nell’ottica di promuovere incontri pubblici e spazi di formazione.
L’assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara per la realizzazione delle attività di ricerca e intervento ha previsto un contributo di 3.500 euro. “Questo progetto – dichiara l’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti – è un’occasione preziosa perché mette insieme saperi scientifici e sensibilità, offrendo strumenti concreti a chi si trova ad affrontare situazioni di perdita o sofferenza. Si tratta di un’azione che valorizza l’importanza della parola, dell’ascolto e della vicinanza in situazioni delicate, che necessitano di essere affrontate con consapevolezza. L’obiettivo è dare ai cittadini un sostegno reale”. ‘Uno sguardo al cielo’ – dice la direttrice del progetto, la professoressa Paola Bastianoni – mira a lavorare con tutta la città per condividere tematiche delicate come la perdita e su come stare in condizioni di prossimità rispetto alle persone in stato di sofferenza. Per la prima volta siamo riusciti ad avere in convenzione il Comune, per noi è un fatto importante per arrivare capillarmente a sempre più cittadini”.
Il percorso progettuale si attua con la realizzazione di webinar, presentazioni di libri, arte, laboratori nelle scuole per docenti e studenti.
La finalità dell’accordo, infatti, prevede la creazione di spazi di ascolto e consulenza dedicati alla cittadinanza, con particolare attenzione alla comunità universitaria. Studenti, docenti e personale potranno contare su un sostegno qualificato per affrontare esperienze di perdita o per approfondire, anche a livello formativo, le tematiche correlate al lutto. Uno degli altri obiettivi centrali è la formazione di competenze pedagogiche e relazionali negli studenti, con particolare attenzione all’ascolto attivo e alla gestione delle emozioni. Le attività saranno rivolte anche a chi lavora o si prepara a lavorare con persone e gruppi segnati da esperienze traumatiche: minori stranieri non accompagnati, donne vittime di violenza, figli di femminicidio, persone con malattie croniche o oncologiche. L’ambizione del progetto è anche quella di trasformare la società affronta la morte: non come un tema da evitare, ma come occasione di riflessione e crescita. “Uno sguardo al cielo” vuole diventare un punto di riferimento per la città, costruendo sinergie tra mondo accademico, istituzioni, enti pubblici e privati, e associazioni che operano nel campo dell’assistenza, della salute e dell’educazione.
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