In occasione della decima edizione del Ferrara Film Festival, nella splendida cornice della città storica di Ferrara, mercoledì 23 settembre alle ore 16 sarà presentato nella Sala Estense, piazza del Municipio 14, il cortometraggio drammatico La Blatta e la Formica, esordio alla regia di Marco La Ferrara, prodotto nel 2025 da Lumelab e distribuito da Siberia Distribution.
La Blatta e la Formica, che è stato selezionato già da altri numerosi festival e ha ottenuto un premio come migliori effetti speciali, è una visione delicata dell’Alzheimer attraverso un viaggio struggente dentro uno dei rapporti più profondi e complessi che esistano: quello tra una madre e suo figlio.
La storia racconta di un uomo che si prende cura della madre malata di Alzheimer, una donna che – convinta di essere tornata bambina – non lo riconosce più e lo scambia per il proprio padre. Nel suo mondo confuso, fatto di ricordi e momenti di meraviglia infantile, il tempo si piega e si mescola, e il figlio diventa testimone silenzioso di quel lento svanire. Attraverso un continuo alternarsi di passato e presente, il film mostra la madre quando, giovane e piena di energia, lo accompagnava nei momenti più fragili della sua infanzia, chiamandosi “Formichina”, sempre pronta a proteggerlo. Oggi, invece, è lui a vegliare su di lei, cercando di tenerla ancorata alla realtà, anche quando lei sembra vivere in un’altra dimensione.
“Il protagonista è un uomo sensibile, cresciuto nel silenzio e nel giudizio degli altri, segnato dalla solitudine e da un passato che lo ha fatto sentire invisibile, come una ‘blatta’. Ma agli occhi della madre, anche nel pieno della malattia, perfino quella piccola creatura diventa qualcosa di raro e da proteggere – spiega il regista Marco La Ferrara -. L’idea del corto nasce dall’esigenza di raccontare il legame tra genitori e figli e le difficoltà che un ragazzo affronta nel crescere e nel diventare adulto. Da ragazzi è lo sguardo dei genitori a offrirci una chiave per capire chi siamo e il mondo che ci circonda. Quando quello sguardo si spegne, ci resta l’eredità più importante: imparare a prenderci cura di noi stessi” conclude La Ferrara.
Con uno sguardo poetico e sincero, una colonna sonora avvolgente e immagini che oscillano tra realtà e immaginazione, La Blatta e la Formica ci ricorda quanto sia fragile e potente il legame che ci forma, ci sostiene e, alla fine, ci lascia andare. Un film che parla di perdita e amore, di chi resta e di chi svanisce – e di come, anche nel dolore, possa nascondersi un ultimo gesto d’amore.
Marco La Ferrara nasce a Eboli nel 1991. Dopo gli studi in regia e sceneggiatura presso il Centro di Formazione Cinematografico Nazionale di Roma, insegna video editing, vfx e motion graphic. Fonda successivamente la società Lumelab a Forlì, con cui lavora per oltre dieci anni realizzando spot, campagne e video promozionali per enti e aziende nazionali e internazionali.
Partecipa a diversi progetti cinematografici come Vfx Artist, tra cui “I racconti del mare” di Luca Severi, in concorso ad Alice nella città, “Isabel” di Gabe Klinger, “Al progredire della notte” di Davide Montecchi, “Tracers” di Sof Puchley, “Mud” di Mariasole Brusa e Caterina Salvadori e “Pretty boys” di Sof Puchley. Nel 2024 scrive e dirige il suo primo cortometraggio, “La Blatta e la Formica”.
Selezione ufficiale: Ferrara Film Festival, XI Premio Fausto Rossano, Sedicicorto Film Festival, Not Film Fest, Apollo Film Festival, Wolf Film Festival, Ferrara Film Corto Festival – Ambiente È Musica
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