Boom di iscrizioni al progetto che aiuta i giovani a trasformare le idee in impresa
Boom di richieste per partecipare a Follow Startup, il nuovo programma di formazione e progettazione imprenditoriale rivolto a giovani team del territorio ferrarese
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Cpr System ha presentato a Bologna il primo Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Cpr, relativo all’anno 2024, un documento che ne testimonia in modo trasparente e misurabile l’impegno sui temi ambientali, sociali ed economici
Si aprirà ufficialmente mercoledì 17 settembre, alle ore 10, la 19ª edizione del RemTech Expo, il più autorevole evento italiano e internazionale dedicato alla tutela ambientale, alla transizione ecologica, alla rigenerazione del territorio e alla sicurezza energetica
Il protocollo d'intesa, della durata di cinque anni, nasce dall'obiettivo dei Comuni e dalle associazioni di rappresentanza delle cooperative di promuovere politiche pubbliche e strategie imprenditoriali che rispondano alle esigenze delle comunità, generando un positivo impatto economico, sociale e ambientale, in accordo con i principi dell'economia sociale
Poste Italiane ricerca a Ferrara e provincia operatori di sportello appartenenti alle categorie di cui all’art. 1 della L.68/99 da inserire presso gli uffici postali con iniziale contratto a tempo determinato e possibilità di conversione a tempo indeterminato
Il 4 luglio, per gli imprenditori ferraresi, è il Tax Free Day: il primo giorno dell’anno libero dalle tasse. Per tutti i 186 giorni precedenti, dal primo gennaio in poi, gli imprenditori ferraresi hanno lavorato per pagare le tasse. Dal 4 luglio in poi (180 giorni alla fine dell’anno) lavoreranno per sé stessi e i propri consumi personali. Il total tax rate del Comune di Ferrara (vale a dire la percentuale complessiva di tasse pagate dall’impresa rispetto al reddito generato), è pari al 50,9%.
Lo afferma la Ricerca “Comune che vai, Fisco Che trovi”, redatta annualmente, da oltre 15 anni, da Cna nazionale.
Secondo questa ricerca, che esplora i pesi fiscali di 114 comuni del nostro Paese (tutti i capoluoghi di provincia più alcuni comuni aggiunti) Ferrara è al 24° posto in Italia: Bolzano si conferma sul gradino più alto del podio con una tassazione al 46,3% – la più bassa d’Italia – mentre a chiudere la graduatoria dei 114 capoluoghi di provincia è Agrigento con una pressione fiscale complessiva del 57,4%.
Ferrara è ben piazzata in classifica anche rispetto alle altre città dell’Emilia-Romagna: Reggio è piazzata meglio, al 15° posto, con un Ttr di 50,4%; Modena è poco sotto Ferrara, al 31° posto, con un Ttr del 51,1; simile situazione per Parma, 36º con 51,2% di Ttr. Staccata dal resto della Regione è il capoluogo Bologna, molto esigente dal punto di vista fiscale, con un Ttr del 56,1% che la piazza a 109° posto.
Bisogna sottolineare che la ricerca, da qualche anno, attesta una sensibile riduzione del peso del fisco sulle imprese, e un miglioramento della posizione in classifica del Comune di Ferrara. Nel 2017, per esempio, Ferrara era in 53° posizione con un Total Tax Rate del 59,7%: il Tax Free Day scattava non il 4 luglio ma il 4 agosto. Nel 2019, il Tax Free Day era il 31 luglio – piccolo miglioramento – con un Total Tax Rate del 58,3% e il 47° posto in classifica.
Il punto di svolta è il 2022, quando Ferrara passa, da un Total Tax Rate del 58,1%, a un Ttr del 51,5%.
“La riduzione delle tasse sulle imprese che si registra negli ultimi anni e, in particolar modo, dal 2022 – spiega il direttore di Cna Ferrara Matteo Carion – è dovuta in buona misura a una serie di provvedimenti di ristrutturazione del sistema fiscale che Cna ha promosso e sostenuto con grande determinazione. In particolare, tra queste misure vanno segnalate: la totale deducibilità dell’Imu sui beni strumentali dal reddito di impresa; l’abolizione dell’Irap per le persone fisiche esercenti attività di impresa; la miniriforma Irpef, con revisione delle aliquote fiscali e degli scaglioni.
“Il report presentato da Cna Nazionale giovedì scorso, a Roma – prosegue Carion – contiene altre proposte che andrebbero valutate attentamente per rendere il fisco a carico delle imprese più leggero, ma anche e soprattutto più equo: le proposte sono state illustrate al viceministro Maurizio Leo. Crediamo che sia necessario: completare l’esenzione dell’Irap estendendola a tutte le società di persone; introdurre un regime fiscale di favore per chi investe nella propria impresa anche per le imprese individuali; accelerare la riforma del catasto per rendere i valori catastali più aderenti a quelli di mercato; individuare esenzioni fiscali sulle cessioni d’impresa per agevolare il passaggio generazionale; infine, rivedere lo split payment e la ritenuta sui bonifici collegati a spese edili detraibili: queste misure drenano liquidità dalle piccole imprese in misura non più sostenibile”
Conclude Jessica Morelli, presidente provinciale di Cna Ferrara: “la nostra struttura nazionale, nel corso di quest’anno, ha prodotto due studi di grande valore, che non solo hanno evidenziato le criticità dei sistemi analizzati, ma hanno avanzato proposte concrete, come è nello stile di Cna, per migliorare la situazione. Parlo dello studio “Comune che vai Fisco che trovi”, presentato giovedì, ma anche dello studio “100 proposte per liberare le energie delle piccole imprese” presentato nel marzo scorso e incentrato sugli appesantimenti burocratici. Si tratta di soluzioni spesso a costo zero, che significherebbero moltissimo per noi piccoli imprenditori. In ogni caso, non possiamo non dirci soddisfatti per quello emerge dallo studio sul fisco: Ferrara non solo ha ridotto considerevolmente il Total Tax Rate, ma ha anche scalato numerose posizioni spostandosi dalla metà classifica verso le posizioni di vertice, occupate dai Comuni meno esigenti in termini fiscali”
Il rapporto della Cna fa riferimento a un’impresa tipo: nello specifico un’impresa individuale che utilizza un laboratorio artigiano di 350 mq e un negozio di proprietà destinato alla vendita di 175 mq con valori immobiliari di 500mila euro in tutti i comuni, ricavi per 431mila euro e un reddito d’impresa di 50mila. L’adozione di questo modello, lo stesso da quando la ricerca viene realizzata, fa sì che i risultati delle ricerche, negli anni, siano coerenti e soprattutto confrontabili tra loro. Questo permette di misurare sistematicamente ed esattamente gli impatti fiscali dei provvedimenti adottati a livello nazionale, regionale e locale.
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