Il Comune di Ferrara ha deciso di incaricare una ditta esterna per la realizzazione delle attività inerenti alle manifestazioni del Palio. L’appalto fa riferimento all’edizione 2025, mentre per l’anno prossimo le date verranno pubblicate entro la fine del mese di gennaio 2026.
Il progetto rientra nelle linee programmatiche di mandato 2024-2029, ma ha radici un po’ più lontane.
Già nel 2022, era stato affidato a Media Gestum Consulting (una società di consulenza e assistenza alle imprese e agli enti pubblici locali) il compito di individuare di un modello per la gestione del Palio, vagliando i vari modelli esistenti nel territorio nazionale.
Quello studio individuò la forma della fondazione del terzo settore come la più idonea. Ecco allora che il 19 dicembre 2023 si è costituita davanti al notaio la “Fondazione Palio Città di Ferrara ETS nella memoria di Guido Angelo Facchini e Nino Franco Visentini”.
L’ente poi, “non disponendo di mezzi strumentali e umani per consentire la gestione autonoma in tempo utile per la realizzazione delle manifestazioni del Palio per l’anno 2025”, ha chiesto al Comune (siamo al dicembre successivo) di collaborare per la realizzazione di tali attività.
Richiesta ovviamente accolta. Da qui la convenzione firmata dal responsabile del progetto, il direttore generale Sandro Mazzatorta, e Nicola Borsetti, presidente della Fondazione Palio. La durata è di un anno e lo scopo è “regolare i rapporti tra il Comune di Ferrara e la Fondazione Palio Città di Ferrara, in particolare per l’attuazione delle manifestazioni del Palio per l’anno 2025”.
Arriviamo ai giorni nostri. L’11 febbraio la Fondazione chiede all’Amministrazione comunale di avviare la procedura tesa all’individuazione di un operatore economico in grado di gestire tutti gli aspetti, anche di natura logistica, correlati agli eventi della Gara delle Bandiere, del Magnifico Corteo e delle Corse al Palio.
Un appalto che, secondo quanto riporta la determina, ammonterà per il 2025 a 338.000 euro (di cui 219.700 per il costo della manodopera) oltre iva.
Essendo prevista la facoltà di rinnovo e di proroga, il valore dell’appalto comprensivo anche dell’anno 2026 è pari a presunti 1.183.000 euro.
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