Economia e Lavoro
29 Ottobre 2024
C’è preoccupazione anche per gli oltre 400 i lavoratori dello stabilimento provenienti dal Polesine. All'incontro del 29 ottobre parteciperà il sindaco Pagnoni. Invitato anche il primo cittadino di Ferrara

Crisi Berco, se ne discute a Polesella: ripercussioni nel vicino Veneto

di Redazione | 2 min

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Copparo. Sono numerosi i dipendenti dello stabilimento Berco di Copparo provenienti dal Polesine, oltre 400. A fronte della crisi che si è aperta con l’annuncio di 480 licenziamenti e la cancellazione del contratto integrativo aziendale, il sindaco di Polesella, Emanuele Ferrarese, ha convocato un tavolo di discussione a cui parteciperà anche il primo cittadino di Copparo, Fabrizio Pagnoni.

L’appuntamento è fissato martedì 29 ottobre, alle 20.30, nella sala consiliare del Comune rodigino.

“Questi momenti di condivisione e di analisi – afferma Pagnoni – continuano a essere significativi e importanti. È infatti imprescindibile l’unità e la coesione delle istituzioni, dei territori e delle loro realtà economiche e sociali per fare massa critica e poter incidere positivamente sulle sorti di questa vertenza. È inoltre indispensabile ragionare in un’ottica complessiva e di ampio orizzonte, temporale e geografico, sovraregionale nel nostro caso, per poter affrontare un panorama fosco dal punto di vista della metalmeccanica, che si inserisce in un’area per quanto ci riguarda molto fragile”.

Durante l’incontro si discuterà di questa difficile situazione: si affronterà anche l’impatto che questa vertenza potrebbe avere per l’intero settore produttivo locale e i riflessi sociali sul territorio, valutando possibili interventi e iniziative da intraprendere a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie.

L’appuntamento sarà inoltre un’occasione per condividere informazioni aggiornate, raccogliere opinioni e dialogare su possibili azioni relative a una questione tanto complessa quanto delicata.

Tra i punti principali all’ordine del giorno: la riduzione del 30% degli ordini e il suo impatto sul futuro dell’azienda, la procedura di licenziamento e le sue conseguenze, le condizioni contrattuali e l’annullamento del contratto integrativo a partire dal 1° novembre e le possibili azioni che possono essere messe in atto.

L’invito è stato esteso al senatore Bartolomeo Amidei, al senatore Massimiliano Romeo, agli onorevoli Massimo Bitonci, Alberto Stefani e Andrea Ostellari, agli assessori regionali del Veneto Cristiano Corazzari e Valeria Mantovan, ai consiglieri regionali del Veneto Simona Bisaglia e Laura Cestari, al presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese, al sindaco di Ferrara Alan Fabbri, al sindaco di Castelfranco Veneto Stefano Marcon, ai rappresentanti di Cgil e Cisl, Confindustria Veneto Est e Confartigianato Polesine.

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