di Camilla Mondini
Ieri (10 ottobre) presso la biblioteca del Tribunale di Ferrara si è tenuto l’incontro di presentazione e sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per l’attivazione di prossimità Ueipe. “Ueipe” sta per ufficio di esecuzione penale esterna e si tratta di un luogo in cui chi ha commesso un illecito può scontare una pena all’esterno del carcere beneficiando di una delle alternative alla detenzione o della messa alla prova.
Questi uffici rappresentano un’articolazione del Ministero della Giustizia e sono deputati alla presa in carico delle persone sottoposte a misure esterne all’istituto penale; centrali all’interno degli Ueipe le figure di assistenti sociali, Polizia Penitenziaria, psicologi, criminologi ed educatori. In Emilia-Romagna, Ferrara è una delle prime città a sottoscrivere questo protocollo dopo Forlì, Modena e, in fase embrionale, Piacenza.
Il protocollo è stato firmato alla presenza del presidente dell’ordine degli avvocati di Ferrara Eugenio Gallerani, del presidente del Tribunale di Ferrara Stefano Stati, del procuratore della Repubblica di Ferrara Andrea Garau, del giudice della Sezione Penale del tribunale di Ferrara Giovanni Solinas, dei dirigenti penitenziari Ueipe Aldo Scolozzi e della presidente della Camera Penale Ferrarese Cecilia Bandiera.
Lo scopo degli Ueipe sarebbe proprio quello di intervenire sulla rieducazione preventiva, come spiega Scolozzi: “A volte si interviene addirittura prima della condanna, crediamo che sia fondamentale per seguire uno dei principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, ovvero lo scopo rieducativo della pena. Questo protocollo disciplina le linee guida comuni ai tre istituti fondamentali della probation giudiziaria che è una realtà nuova e giovane sia sotto il profilo normativo che sociale. L’introduzione della messa alla prova ha avuto un impatto dirompente, come gli istituti fondamentali delle pene sostitutive e della sospensione condizionale della pena in relazione ai reati di codice rosso”. Importante e fondamentale sarà anche il dialogo in presenza tra gli operatori all’interno degli Ueipe, avvocati e magistratura.
L’ufficio dedicato è già stato aperto, si troverà al piano terra del Tribunale di Ferrara nella stanza 94, vicino alla volontaria giurisdizione. Sarà aperto ogni giovedì dalle ore 9 alle 13. Non è ancora chiaro il funzionamento rispetto alla firma dei verbali preventivi alla messa in prova perché vi è qualche riserva sulla problematicità di alcuni imputati.
Ad assistere alla firma del protocollo avvocati e magistrati, che hanno contribuito ad esprimere osservazioni ed eventuali complicazioni del protocollo, come ad esempio la gestione di alcuni reati, come in caso di concorso di più delitti commessi da minore imputabile e in caso di sospensione della pena subordinata alla eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato.
Un esempio sono i reati di violenza sulle donne: da dicembre 2023 la legge 168 prevede l’invio obbligatorio della persona che ha subito il danno a un centro antiviolenza (sul nostro territorio esiste “liberi dalla violenza”). Quando si ricevono le sentenze di condanna è premura degli Ueipe contattare l’ente preposto. Alcune complicazioni possono emergere quando l’equipe interna continua a ricevere segnalazioni di ulteriori violenze a danno di altre donne da parte di chi ha già compiuto l’illecito nei confronti di altri soggetti, in questo caso si dà comunicazione tempestiva alla Procura.
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