Si è tenuto il 25 luglio, presso l’assessorato al lavoro della Regione Emilia-Romagna, l’incontro richiesto da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Emilia Romagna per affrontare la problematica dello stress termico dovuto alla prolungata esposizione al sole e al calore eccessivo per i lavoratori edili.
Infatti, le sempre più alte temperature estive mettono a dura prova i lavoratori dell’edilizia, rendendo l’ambiente di lavoro estremamente impegnativo e pericoloso. L’esposizione prolungata al caldo estremo può infatti procurare stress termico a chi opera all’aria aperta: lavorare sotto il sole cocente, in condizioni di caldo estremo può portare disidratazione e colpi di calore, fonti di vertigini, confusione mentale, crampi muscolari fino ad arrivare a esiti che possono essere letali. Criticità a cui devono far fronte i lavoratori edili anche nelle giornate di caldo estremo che sta vivendo la nostra regione.
Le direttive Inps e Inail indicano il limite per lavorare in sicurezza in 35° gradi percepiti mentre gli istituti prevedono ore di casa integrazione al fine di coprire le ore più calde. L’Inail attraverso il progetto Worklimate (Inail-Cner) ha reso disponibile sul sito web www.worklimate.it le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione al caldo per contenere tale rischio per i lavoratori, tanto più per chi svolge attività fisica intensa.
All’incontro hanno partecipato gli assessori Vincenzo Colla (lavoro) ed Alessio Mammi (agricoltura) e le associazioni di categoria con cui sono stati condivisi i contenuti dell’ordinanza.
“Esprimiamo soddisfazione per l’incontro tenutosi in Regione, – affermano i segretari generali di Fillea Cgil Emilia Romagna (Giuseppe Ledda), Filca Cisl Emilia Romagna (Mauro Venulejo Cinzia Zaniboni) e Feneal Uil Emilia Romagna (Riccardo Galasso) – ringraziamo gli assessori Colla e Mammi per la disponibilità e sensibilità sui temi della salute dei lavoratori. L’ordinanza che sarà emanata dalla Regione Emilia-Romagna entro lunedì sarà la prima in una regione del nord del Paese. Noi siamo sempre disponibili ad accordi sulla rimodulazione degli orari di lavoro. Questa ordinanza è molto importante per la salute e la sicurezza dei lavoratori e vigileremo cantiere per cantiere per verificarne la corretta applicazione. Ringraziamo inoltre i confederali Cgil, Cisl e Uil che hanno sin da subito supportato le nostre richieste”.
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