Rientrando a Ferrara dopo alcuni mesi mi sono recato all’Ipercoop “Le Mura”, dove recentemente è stata effettuata una gradevole ristrutturazione degli ambienti.
Ho notato, tuttavia, che si è persa una buona occasione per fare un passo avanti sull’eliminazione delle diversità di genere. Le toilettes, infatti, rispondono ancora a una superata logica binaria, per cui ci si deve identificare per forza nel genere femminile o in quello maschile.
All’ Università di Pisa, città dove lavoro, il Rettore ha naugurato tempo fa 86 bagni “genderless”, ricordando che le rivoluzioni spesso nascono da piccoli gesti.
E anche alla Bocconi si è seguita la stessa strada.
Spero dunque che i responsabili dell’Ipercoop rivedano la loro scelta e offrano toilettes “gender free” a tutti i clienti, dando così prova di essere al passo con i tempi e con costumi in veloce evoluzione, senza riproporre distinzioni ormai proprie di un passato da non rimpiangere.
Il virtuoso esempio – se realizzato – potrebbe poi essere seguito dall’Università, dalle strutture santarie e dalle altre istituzioni.
Come sarebbe bello vedere la mia città ai primi posti nell’abbattimento delle barriere che ripropongono una visione arcaica e binaria del sesso…
Luciano Gatti