Sarà intitolato allo psichiatra e umanista Antonio Slavich il centro culturale di proprietà del Comune di Ferrara, in viale Alfonso I d’Este 13 (ex complesso Amga).
La cerimonia di intitolazione si terrà domenica 28 ottobre alle 15.30, all’interno del centro stesso, con lo scoprimento della targa alla presenza del vice sindaco Massimo Maisto e di altre autorità cittadine. A seguire, le associazioni Accademia Corale Vittore Veneziani, Musijam, Ferrara Off e Sonika apriranno le proprie sedi, all’interno del centro, per illustrare al pubblico le proprie attività musicali e teatrali.
L’intitolazione è stata autorizzata nelle scorse settimane dalla commissione cittadina per la toponomastica e le pubbliche onoranze, dalla giunta comunale e dalla prefettura di Ferrara, in considerazione anche di due significativi anniversari che ricorrono nel 2018 per la storia della sanità ferrarese. Il 28 ottobre 1858 venne infatti inaugurato il manicomio provinciale di Ferrara, mentre nel febbraio del 1978 venne varata la legge 180 seguita a dicembre dalla L.833 di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale.
Grazie anche alla presenza di Slavich, collaboratore storico di Franco Basaglia, Ferrara è stata una delle realtà italiane maggiormente impegnate nel graduale smantellamento e riconversione dell’ospedale psichiatrico, precedendo di molti anni il varo delle riforma 833/1978. Vennero infatti progressivamente restituite alla città parti urbanistiche del vecchio ospedale, ad esempio gli spazi per la Facoltà di Architettura e vennero progressivamente poste le basi per la costruzione di un moderno Dipartimento di Salute Mentale.
In quegli anni l’assessore provinciale alla Sanità Carmen Capatti e Antonio Slavich riuscirono a coordinare gli sforzi di molte forze politiche e sindacali progressiste, di molti operatori della sanità e di volontari per governare il processo di superamento e chiusura dell’ospedale psichiatrico cittadino.
La cerimonia, aperta alla cittadinanza, si svolgerà anche in caso di maltempo.
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