Cronaca
24 Giugno 2016
Paola Bardasi abbandona Via Cassoli. Il motivo nei conti della Regione

Ausl, dimissioni ‘segrete’ del direttore generale

di Marco Zavagli | 3 min

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bardasiDa due giorni Paola Bardasi non è più al vertice dell’azienda sanitaria di Ferrara. Una notizia non ancora ufficiale che arriva come un fulmine a ciel sereno negli uffici di via Cassoli, dove tra l’altro quasi nessuno è a conoscenza dell’improvvisa – e al momento riservatissima – decisione del direttore generale.

Anche perché non c’è stata incredibilmente alcuna comunicazione, nemmeno interna, delle dimissioni.

Paola Bardasi, classe 1963, nata a Bologna, ha conseguito la laurea in Economia e commercio alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bologna. Dal 2011 è stata direttore amministrativo dell’Azienda Usl di Ferrara, fino al febbraio del 2015, quando il presidente Bonaccini l’ha nominata come successore di Paolo Saltari.

In precedenza presso l’Azienda Usl di Bologna aveva svolto, dal 2006 al 2011, il ruolo di direttore del dipartimento amministrativo e prima ancora, dal 2004, di direttore dell’unità operativa complessa economico-finanziaria. Dal 1998 al 2003 era stata direttore del servizio finanze dell’Azienda di Bologna (prima dell’unificazione delle tre aziende).

Ed è proprio negli anni bolognesi che potrebbe essere individuato il motivo della misteriosa rinuncia. Nel giorno in cui la Regione ha presentato i bilanci (tutti positivi, con l’exploit proprio di Ferrara con 80.953 euro di attivo), mancava all’appello quello dell’Ausl di Bologna. I bilanci di tutte e tredici le aziende sanitarie sono stati approvati dalla giunta regionale lo scorso 30 maggio, fatta eccezione per l’Ausl felsinea che si è avvalsa della possibilità di differire il termine di adozione del rendiconto. Quest’ultimo è stato adottato dall’azienda il 16 giugno: sarà quindi sottoposto all’esame della commissione Politiche per la salute e Politiche sociali dell’assemblea legislativa il prossimo martedì 28 giugno e successivamente sarà proposto all’approvazione della giunta.

Proprio nell’ultimo anno, fa sapere l’assessorato guidato da Venturi in una nota a corredo di una conferenza stampa tenuta ieri, “le aziende hanno avviato verifiche approfondite, anche in funzione del percorso di certificazione dei bilanci promosso dalla Regione”. Quei controlli hanno fatto “emergere elementi di discrepanza in un solo caso: la differenza fra alcune poste inserite nello stato patrimoniale della Ausl di Bologna e i beni immobili inventariati”. Discrepanza che risale a prima del 2004, anno di costituzione della Ausl unica (quando appunto la Bardasi era direttore del servizio finanze). “In particolare – afferma la Regione – , si è rilevato che alcuni beni di interesse storico artistico di proprietà dell’Azienda, e di rilevante valore, non sono stati rappresentati nel bilancio aziendale”.

Qualcosa sembra non quadrare in quei bilanci insomma. Partiranno ora gli accertamenti amministrativi e proprio in vista di queste verifiche che la Bardasi, come sostengono persone vicine all’ex dg, “potrebbe aver preso la decisione di dimittersi per lasciar lavorare i funzionari regionali e sgombrare il campo da possibili ombre”.

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