Cronaca
9 Giugno 2016
Il segretario Vincenzi: "Ci aspettiamo altre assegnazioni entro il 2016. Carenze nella redistribuzione del personale femminile nei diversi uffici"

Polizia. Il Silp: “Serve altro personale e più donne nella Squadra mobile”

di Redazione | 4 min

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Questura, poliziaRivendica il ruolo propositivo e di dialogo con le istituzioni che ha contribuito all’assegnazione di nuovi agenti alla questura di Ferrara, conferma la battaglia per averne altri e punta i riflettori sull’assenza di personale femminile nella Squadra Mobile.

Enrico Vincenzi – segretario provinciale del Silp-Cgil – ritorna, dopo l’assemblea sindacale di mercoledì mattina con Siulp, Siap, Ugl e Coisp, sulla questione dei nuovi agenti assegnati dal ministero, senza però entrare in polemica con il Sap, unico sindacato a non aver sottoscritto la lettera/appello poi fatta propria anche dal Consiglio comunale quasi all’unanimità e che ha probabilmente giocato un ruolo importante a Roma per decidere sui nuovi arrivi.

Il Silp, spiega Vincenzi in una nota sull’assemblea sindacale, “ha confermato l’impegno che l’ha unito sinora ad altri quattro sindacati di Polizia col fine di ottenere benefici per le forze dell’ordine in questa Provincia. Sono mesi che si collabora fattivamente con altre sigle, organizzando incontri e cercando di stimolare le istituzioni, circa la problematica relativa alla carenza di personale ed innalzamento dell’età media di quei colleghi che debbono operare su strada, in Volante come in ordine pubblico. Tutti le segreterie nazionali, proprio dalle province incalzate, si sono rivolte in diverse occasioni al Governo criticando il taglio alla sicurezza e il conseguente turnover che garantisce la sostituzione con un solo poliziotto ogni due pensionamenti. Questo il punto di partenza, la preoccupazione maggiore che a Ferrara ha ‘costretto’ organizzazioni diverse, ad unirsi per raggiungere un unico obbiettivo”.

Il segretario del Silp ricorda così il coinvolgimento del prefetto e poi del sindaco, l’incontro con il sottosegretario dell’Interno Filippo Bubbico e la successiva assegnazione  di dodici poliziotti tra il 1° e 21 giugno a Ferrara “con età media di trent’anni, con un saldo positivo tra partenze ed arrivi di più cinque unità per la sola questura”. Rimane dunque la differente interpretazione numerica con il Sap (che parla di saldo negativo contando i pensionamenti), ma questo non è motivo di polemica: “Questo personale – aggiunge Vincenzi  basta appena a coprire i pensionamenti dell’anno ma ci aspettiamo che non sia l’unica assegnazione del 2016, visto che a novembre è previsto il termine di un altro corso di allievi agenti. Non può dirsi risolta la problematica della questura di Ferrara e per questo si continuerà a lavorare”. Però il segretario del Silp sottolinea un dato storico che potrebbe essere letto in chiave positiva: “Negli ultimi anni non si era mai registrata un’assegnazione così cospicua se si pensa ad appena tre arrivi nel primo semestre dello scorso anno, se si pensa che città limitrofe e di ugual o maggior popolazione come Modena, Piacenza, Ravenna che hanno segnato rispettivamente un saldo di +4, +2 e +4. Alla luce poi del turnover sopra descritto deve apparire ancora più apprezzabile la nostra opera”.

Ma c’è un altro tema sollevato da Vincenzi, finora non emerso nel dibattito pubblico: la quasi totale assenza di donne nell’unità operativa della Squadra Mobile. “Sono 33 le poliziotte in questura, di cui 24 nel ruolo agente/assistente e 9 nel ruolo ufficiali di polizia giudiziaria – osserva il Vicenzi -. 33 professioniste del comparto sicurezza, che rappresentano il 18% della forza totale della questura. Ebbene 20 ad oggi, sono i poliziotti impiegati nelle sezioni operative della locale Squadra Mobile, ma nel recente passato si è passati a quota 25, senza mai la presenza di una donna”. Presenza che, a quanto risulta, è minima: solo una in ruoli di segreteria. “Alla luce dei numeri appena esposti emerge una carenza sostanziale sulla redistribuzione del personale femminile operante nei diversi uffici. Anni di indifferenza hanno privato quello che dovrebbe essere il fulcro investigativo della questura dell’apporto professionale che indiscutibilmente moltissime colleghe avrebbero potuto dare”.

E per questo il Silp si rivolge al presidente delle commissioni paritetiche e al vicario donna della questura per chiedere aiuto “nel far cadere questo concezione superata e che non possiamo continuare ad ignorare, che vede le donne non integrate in ogni attività della polizia. Difficile trovare ragioni e motivazioni razionali all’omissione di trasferimenti interni al femminile di operatori di volante verso uffici investigativi che ne sono privi, o rimanere ciechi davanti ai movimenti di personale maschile con pari requisiti. Quanto premesso, oltre a discriminare, disincentiva le richieste e rischia di accrescere il livello di malcontento in un panorama di attività e servizi sufficientemente vessatori per definizione. In commissione pari opportunità – conclude Vincenzi – chiederemo la statistica dei trasferimenti al femminile ad ogni riunione al fine di aver contezza dei provvedimenti che gli attuali vertici verranno ad adottare”.

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